Un virtuoso della chitarra come Yngwie Malmsteen non ha bisogno di presentazioni o di complimenti per la propria abilità, qualità e particolarità nel comporre o suonare musica che tutti gli amanti dello shredding hanno ammirato nel corso della sua lunghissima carriera. Cosa aspettarci però dal nuovo progetto dello svedese, quando la maggior parte dei brani inclusi sono classici della storia del blues rock? La prima intenzione potrebbe essere quella di ignorare il disco, ma questo è un progetto che può anche incuriosire molto, dato che la storia del blues viene riletta con l’estro del leggendario chitarrista. Yngwie aggiunge i propri colori, arpeggi ed assoli, incidendo la propria versione di pezzi di Deep Purple, Jimi Hendrix, The Beatles ed altri monumenti della musica: un tributo verso artisti e melodie con cui è cresciuto, e il risultato è un insieme di brani che scorrono in maniera del tutto naturale, lasciando l’impressione di un album fatto con piacere, senza ansia, pressione o esigenze particolari. E il tutto funziona sul serio, perché l’artista mette la propria fantasia in “Smoke On The Water”, “Purple Haze”, “Paint It Black” dei Rolling Stones o “Blue Jean Blues” degli ZZ Top e in contemporanea aggiunge quattro nuove blues tracks, mostrando quanto il genere scorra nella proprie vene.
Il singolo, che ha dato il titolo al progetto, i magnifici instrumentals “Peace, Please” e “1911 Strut” e lo spensierato “Sun’s Up Top’s Down” si armonizzano perfettamente con gli otto classici tunes e certificano il fatto che l’artista si sia indubbiamente divertito mettendo la propria impronta sulla storia del blues rock. Le versioni di “Forever Man” di Eric Clapton e di “While My Guitar Gently Weeps” dei The Beatles sono, in due parole, interessanti e fantastiche, creando nell’ascoltatore l’impressione che queste covers siano state registrate di getto, nel tempo libero, stile vecchia scuola e aggiungendo delle sonorità neo classiche, alla maniera che solo Yngwie sa fare. Proprio così vengono fuori i migliori dischi, quando musicisti già affermati hanno il tempo per rilassarsi, creare delle melodie che vengono dal cuore, senza troppi pensieri, ma anche rendendo più “freschi” e, forse, a tratti più “piccanti” le canzoni classiche che lo hanno ispirato a sviluppare il suo talento immenso Grazie, Yngwie!!!!
?????????? 8 a sta roba??????? Ma per piacere , capisco possa piacere l’artista ( fino ad alchemy tutto sommato ha fatto davvero delle buone cose) ma dare 8 ad uno che si diverte in cantina a massacrare delle pietre miliari del blues mi sembra poco obiettivo, vocalmente poi non ne parliamo . Insomma il solito malmsteen che strapieno di ego pensa di poter suonare di tutto . Per me è un 5 altro che!!!!!!!!
Finalmente, una recensione fatta bene della nuova opera del grande Malmsteen, grazie!
Online ho letto, come ad ogni nuova uscita del maestro, tantissima invidia…. Ma si sa, siamo la repubblica delle Banane in provincia di città del Vaticano, quindi… Tutto normale
Cazzo c’entrano vaticano , le banane e la repubblica , sarò breve
(in reply to Andrea)1-non dai 8 ad un disco di cover , registrate da cani
2-a me il malmsteen è sempre piaciuto almeno fino ad attacku , solo che non azzecca un disco da secoli e ti puoi chiamare anche gesù cristo ma se fai un disco mediocre te lo dico , non ho più l’età del fanboy a tutti i costi.
3- Ti consiglio un ragazzo italiano , un certo Valentino Francavilla che ha tirato fuori un disco (solo digitale per ora) che si mangia letteralmente le ultime ciofeche dello svedesone ed in più canta da dio . Fai te!!!!!!!!!
anche un mio amico gioca meglio di cristano ronaldo ma non ha mai vinto il pallone d’oro? che c’entra Francavilla????
(in reply to huge)Disco imbarazzante, frutto bacato del progressivo isolazionismo in cui è piombato lo svedese. D’altro canto chi ci lavorerebbe più con uno che manco paga i session che utilizza? Senza parlare del suo patologico ego…