Voyager – Recensione: Fearless In Love

Per chi ricorda gli esordi stentati dei Voyager, sembra davvero di essere al cospetto di un’altra band. La svolta principale, a nostro parere, avvenne in concomitanza con la pubblicazione di “The Meaning Of I”… da quel momento, gli australiani, non hanno più avuto cedimenti ed hanno portato a termine una transizione verso un pop prog metal che fa storcere il naso a molti ma che dimostra commercialmente e mediaticamente quanto possa essere la scelta corretta.

I synth di Daniel Estrin dettano ormai le linee guida delle canzoni dei Voyager ma le chitarre sono tutt’altro che alleggerite andando a creare un mix vincente tra pop e metal. “The Best Intentions” ma ancor più “Prince Of Fire” sono i primi esempi di ciò, con più di un rimando a quanto proposto dai loro amici VOLA e la presenza di qualche cenno di harsh vocals ad appesantire il tutto (addirittura in “Ultraviolet” c’è la presenza del cantante dei Make Them Suffer in una strofa).

“Fearless In Love” è anche il modo per raccogliere i vari singoli usciti nei mesi passati come la danzereccia “Dreamer” (che comunque dal vivo spacca), “Submarine” e la nota “Promise” che è valsa agli australiani la finale all’Eurovision contest 2023.

“Twisted” contiene in assoluto il riff migliore del lotto ed un bel bridge accompagnato da notevoli variazioni di doppia cassa mentre “Listen” si segnala per un bel duetto di tra i due chitarristi Simone Dow e Scott Kay.

Incensati dalla stampa di settore (soprattutto estera) e con una tale notorietà da far rabbrividire la maggior parte dei gruppi hard underground i Voyager rimangono un enigma perché, se è innegabile la transizione qualitativa di cui parlavamo all’inizio, qualche malizioso potrebbe supporre che questa sia stata ragionata a tavolino per cercare di raggiungere una platea sempre più estesa; personalmente, avendo anche avuto modo di “misurarli” dal vivo, trovo che i nostri siano una band assolutamente spontanea, dall’ottima preparazione tecnica e che quindi sarebbe il caso di riporre i dubbi in un cassetto e godersi questo pop prog metal solare come la loro terra d’origine.

Etichetta: Season Of Mist

Anno: 2023

Tracklist: 01. The Best Intentions 02. Prince Of Fire 03. Ultraviolet 04. Dreamer 05. The Lamenting 06. Submarine 07. Promise 08. Twisted 09. Daydream 10. Listen 11. Gren (Fearless In Love)
Sito Web: https://www.voyagerau.com/

alberto.capettini

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Fan di rock pesante non esattamente di primo pelo, segue la scena sotto mentite spoglie (in realtà è un supereroe del sales department) dal lontano 1987; la quotidianità familiare e l’enogastronomia lo distraggono dalla sua dedizione quasi maniacale alla materia metal (dall’AOR al death). È uno dei “vecchi zii” della redazione ma l’entusiasmo rimane assolutamente immutato.

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