Randy Piper procede nella sua carriera solista implacabile come una schiacciasassi, seminando in giro dischi eccellenti, carichi di quella grinta rabbiosa che contraddistingue il suo modo di suonare e di cantare. Il virus è implacabile, colpisce con violenza, ti schiaffa in faccia il suo hard rock brutale, immediato, quasi feroce a tratti, e l’unico modo per non lasciarsene risucchiare è quello di sprofondare nella follia insieme a lui. Lasciamoci quindi assorbire dal ritmo circolare del bel ritornello di “Can’t Stop”, dalla struttura variegata del messaggio di speranza di “Don’t Wanna Die”, dalla solennità di “Who’s Next?” e dall’incedere vagamente power metal del ritornello di “Crying Eagle”. C’è poi una sorpresa, rappresentata dalla cover di “Zombie” dei Cranberries, uno di quei pezzi talmente semplici da suonare che la cover band media da pub di terz’ordine ce la ripropone sempre in tutte le salse (perlopiù strazianti). Questa volta per fortuna Randy Piper sembra sapere quello che fa, e sebbene il brano perda un po’ del suo smalto per via della voce maschile, l’arrangiamento è adeguato e il risultato è sicuramente valido. Gli arrangiamenti sono infatti una marcia in più per tutto il disco, piccoli accorgimenti come il gong nel finale di “Judgement”, l’alternanza fra voci e strumenti nel corso di “Unnatural” o lo sviluppo di “L.U.S.T.”, con il suo crescendo di velocità, a dare un taglio più personale a brani già di per sé interessanti. Non resistere al contagio, le istruzioni sono queste.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Locomotive Records / Frontiers Anno: 2008 Tracklist: 1. Cardiac Arrest |