L’unica data italiana del Neon Noir Tour di Ville Valo si è tenuta all’Alcatraz di Milano lo scorso 2 marzo. E proprio sei anni fa nella stessa location gli Him si sono congedati ai loro fan nel tour d’addio. Questa volta, a differenza del 2017, la data non ha registrato il sold out, forse a causa di una prestazione all’epoca non troppo convincente e sentita da parte della band finlandese, che ha lasciato in molti un po’ di amaro in bocca. Questa volta però ritroviamo un Valo rigenerato e in ottima forma che riesce a stupire e a convincere i convenuti che aspettavano con trepidante attesa di rivederlo dalle nostre parti.
KÆLAN MIKLA
Ad aprire la serata troviamo un trio tutto al femminile proveniente da Reykjavik che ha il compito di scaldare i presenti con sonorità dark-wave/post punk molto particolari e che a un primo ascolto possono risultare alquanto ostiche, caratterizzate da ritmiche a tratti algide e glaciali, mentre in altre più sognanti ed eteree, il tutto cantato nella loro lingua madre, l’islandese, che rende più mistico l’effetto finale. Sicuramente quanto proposto da queste fanciulle non ha molti punti in comune con l’headliner, ma il pubblico apprezza e tributa calore alla performance della band che, tra le luci soffuse e con estrema grazia, si congeda dai presenti.
VILLE VALO
Quando si spengono le luci e appare sullo sfondo il nuovo simbolo dell’Heartagram modificato con una V centrale che rappresenta il nuovo corso di VV, il pubblico con un fragoroso boato accoglie l’ingresso della band e dell’amato frontman. Si parte subito con “Echolocate Your Love”, nuova composizione che dal vivo ha una marcia in più rispetto alla versione dell’album, seguita da “Funeral Of Hearts”, classicone degli Him cantato parola per parola da tutti i presenti e che sortisce un enorme effetto nostalgico per chi ha amato e vissuto in prima persona i bei tempi del “Love Metal”. Segue la title-track del nuovo album e come per il primo brano in scaletta la resa sonora è decisamente buona, sarà il merito di avere una propria e valida band alle spalle, ma le nuove composizioni acquisiscono maggiore potenza in sede live e non possiamo che esserne contenti. Per tutta la durata del concerto vengono riproposti i classici degli Him, alternati a canzoni nuove ed è sicuramente una ottima mossa, perché non cala mai l’attenzione, anzi il pubblico risulta essere molto ricettivo e risponde bene ad ogni pezzo, anche se quelli della band madre hanno un posto speciale e vengono accolti con maggiore calore. E’ impossibile rimanere fermi e non cantare strofa per strofa “Right Here In My Arms” o la più trascinante “Buried Alive By Love”, ma è con l’inno immortale di “Join Me” che ci ritroviamo all’anno 2000, quando tutti siamo stati rapiti dalla voce suadente del vampiro finlandese. Ville si dimostra stranamente molto socievole e sorridente, e afferma di essere contento di essere ritornato dopo molti anni senza divertimento, senza alcun contatto a causa della pandemia e questa sua nuova ritrovata attitudine si esplicita in una performance davvero molto buona.
Nella parte finale dello show introduce i nuovi componenti della band facendo una battuta citando Ozzy, affermando che secondo lui il componente principale della band è sempre il bassista, ma poi aggiunge che per altri è il batterista, e con questo siparietto dà visibilità ai ragazzi che lo affiancano nel tour. Musicalmente la formazione che ha alle spalle è ineccepibile, ma fa strano non vedere sul palco i dredlock biondi di Linde, o la grinta al basso di Mige, soprattutto quando suonano “The Kiss Of Dawn”, oppure il bellissimo tappeto di tastiere a cura di Burton, ma allo stesso modo siamo contenti di poter nuovamente ascoltare brani immortali, come “Poison Girl” e la stupenda “When Love & Death Embrace“. Dopo aver ringraziato la band di supporto e aver esortato i presenti a comperare le loro magliette al merchandising, Ville si congeda con la nuova, splendida e doomy-oriented “Saturnine Saturnalia” a sancire un concerto davvero riuscito e per molti inaspettato che a gran forza ha riportato nel cuore di tutti la voglia di “Love Metal” e di concerti come questo. Bentornato Ville.
Setlist:
Echolocate Your Love
The Funeral Of Hearts
Neon Noir
Right Here In My Arms
Loveletting
Buried Alive By Love
In Trenodia
Wings Of A Butterfly
Heartful Of Ghost
Join Me In Death
The Foreverlost
The Kiss Of Dawn
Run Away From The Sun
When Love And Death Embrace
Soul On Fire
Salute The Sanguine
Poison Girl
Saturnine Saturnalia