Australasia – Recensione: Vertebra

Australasia è un progetto strumentale che combina post-rock con elementi (post) black metal e sintetizzatori vintage, creando un amalgama onirico ed evocativo.

L’efficace ed esaustiva auto-presentazione di questa interessante band nostrana, ideata e condotta dal polistrumentista Gian Spalluto, descrive ampie possibilità espressive e altrettanto vasti scenari sonori, ben tradotti in musica nelle dieci composizioni raccolte in “Vertebra”, primo full-length dopo l’Ep “Sin4tr4”, uscito lo scorso anno.

Minimalista nella forma eppur ricco nella sostanza, il sound degli Australasia muove da fascinazioni musicali e culturali a tuttotondo, che includono tanto Morricone quanto i Mogway, gli Agalloch di “The White” e i Pelican (dal cui debutto prendono per altro il nome) era Hydra Head .

“Vertebra”, edito dalla valida Immortal Frost Productions, è pervaso da una pacata ma costante malinconia, nella quale bellezza e meraviglia provenienti dalla natura si fondono con una fisiologica tristezza interiore. Ed è proprio nel fertile dialogo fra mondo esteriore e universo emozionale che nasce e si sviluppa la poetica Australasia, fermata in istantanee sonore che paiono quasi i frammenti di un muto diario esperienziale.

La componente visuale e cinematica, esaltata dai particolari synth vintage, è il vero trait d’unione del disco, come dimostra per altro il notevole video di “Antenna”, realizzato dall’artista olandese Tim Van Helsdingen, abile nel tradurre in fotogrammi questa elusiva materia musicale.

Solipsismo e introspezione non sono le uniche cifre stilistiche di un lavoro che sa anche riscattare una decisa componente metallica, negli occasionali fraseggi distorti delle chitarre e nei ritmi incalzanti della batteria, entrambi di chiara discendenza black (“Aorta”, “Volume”, “Deficit”).

Impreziosito dalle splendide performance di Mina Carlucci (voce) e Giuseppe Argentiero (chitarra acustica) dei Vostok, altra notevole band del brindisino (di cui si consiglia vivamente l’ascolto di “Lo Spazio Dell’Assenza”), “Vertebra” si rivela una gran bella scoperta, o meglio, conferma, per un progetto musicale ancora giovane e con necessari margini di miglioramento (produzione, arrangiamenti), ma già essenzialmente personale e molto interessante.

Voto recensore
7
Etichetta: Immortal Frost Productions

Anno: 2013

Tracklist:

01. Aorta
02. Vostok
03. Zero
04. Aura
05. Antenna
06. Volume
07. Vertebra
08. Apnea
09. Deficit
10. Cinema


Sito Web: https://www.facebook.com/australasiamusic

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