Arrivano dalla Danimarca e debuttano su Nuclear Blast con questo album i Raunchy. L’accostamento immediato agli Strapping Young Lad – ascoltare il pezzo d’apertura ‘Twelve Feet Tall’ per credere – è naturale: innanzitutto per il modo in cui questi cinque ragazzi riescono a trovare una via di mezzo tra uso sinfonico di tastiere e impatto propriamente metal, e poi per la spontaneità nell’intervallare situazioni cyber ad altre provenienti dal thrash. I Raunchy danno vita ad un mostro violento, perfetto nel doppio pedale e tridimensionale dal punto di vista dei suoni, questi ultimi studiati ed elaborati con precisione chirurgica. E fin qui tutto bene. Il problema principale della band sta nell’essersi troppo aggrappata alle proprie influenze: oltre a creare una base musicale à la Devin Townsend, la voce del singer è stata impostata con la volontà di essere in tutto e per tutto uguale a Burton C.Bell dei Fear Factory (vedi ‘Drive’ o ‘My Game’). Di conseguenza, ci sarebbe voluta più grinta nel mettere a nudo la propria personalità, anche quando le atmosfere tramutano in malinconia e tristezza (‘Crack Of Dawn’). Interessanti, ammettiamolo, pezzi come ‘This Is Not An Exit’ specie quando si evolvono in progressioni chitarristiche, amiche di un metal degli esordi, di derivazione moderna, se così si può dire. Complessivamente il lavoro è impeccabile nella forma, ma deludente per quel che riguarda la sostanza…Siamo curiosi di sapere che cosa i Raunchy potrebbero fare in futuro, dato che si vocifera una possibile collaborazione con Ross Robinson: sarà la svolta? Nell’attesa, rimaniamo cauti
Voto recensore 6 |
Etichetta: Nuclear Blast / Audioglobe Anno: 2002 Tracklist: Twelve Feet Tall Bleeding Drive Tonight Leech My Game Crack Of Dawn Out Of Sight This Is Not An Exit Never Be |