Quarto album in studio per la band britannica, che con onestà e schiettezza porta avanti la propria proposta di hard rock melodico diretto e incisivo, costruito sull’essenziale ma efficace songwriting dei fratelli Martin e capace anche stavolta di regalare elettricità ed emozioni. Un lavoro senza cedimenti, che conferma i Vega come una delle realtà di maggior sostanza e personalità nel genere e si pone al di sopra del pur buon livello medio del precedente “Stereo Messiah”.
L’urgenza dell’opener “Explode” e la più ariosa e colorata “We Got It All” sono entrambe costruite sul dinamismo della band e sulle vocals sempre al limite di… esplodere, appunto, del convincente e spesso sottovalutato Nick Workman. La dolce ballad “Nothing Is Forever” e la più leggera “White Flag” – le tastiere di James Martin in primo piano – mostrano il lato più accessibile nella proposta musicale dei Vega. Che strizzano l’occhio al pop nella magnetica e sincopata “For Our Sins”, le vocals di Workman più colorate e ruffiane che mai. Una vena di ineluttabilità e malinconia colora “If Not You”, mentre il cantante con la sua caratteristica timbrica sforza le proprie corde vocali al massimo nella conclusiva ed energica “Hurts So Bad”.
“Who We Are” è esattamente quel che dice il titolo, e visto il valore dei pezzi che compongono l’album non è affatto poco!
A mio avviso questp “Who we are” merita una lode!
Album originale, moderno, con idee e soprattutto unico; ci sono troppe uscite discografiche, del settore, simili una all’altra ed i Vega hanno quel qualcosa che li rende diversi dalla massa.
La produzione è stata, a mio avviso, mirata volutamente per aver un appeal anche + radiofonico, con alcune canzoni che potrebbero essere tranquillamente da classifica, e il lavoro che ne è uscito è appunto lodevole.
Grandi canzoni (White Flag, For Our Sins, Generation Now x dirne alcune) , copertina fuori dagli schemi, gran prova vocale e strumentale.
I Vega hanno fatto centro; dopo il sublime “Kiss Of Life” ecco il degno successore. Voto 9!