A quanto pare il talento è una dote naturale in casa Antoniou. I Chaostar sono infatti la band di quel Chris Antoniou che nell’anno in corso ha già raccolto le sue soddisfazioni con “Communion”, il nuovo e splendido album dei Septicflesh. Ma il musicista greco non vuole saperne di sedersi sugli allori ed eccolo, insieme alla creatura che plasma il death metal ai suoni mediorientali, dare alle stampe il nuovo capitolo dei suoi Chaostar.
Un progetto molto distante dal metal a tutto tondo, questo ve lo diciamo subito. “Underworld” è debitore alla darkwave più sperimentale e di ricerca e alla musica operistico/sinfonica, corpus ben percepibile già dalla splendida suite iniziale, un vera “opera nell’opera” divisa in quattro parti. Il lungo brano lascia trapelare l’essenza imprevedibile dell’act ellenico, qualcosa non semplice da etichettare che chiama in causa la magnificenza sinfonica degli Haggard e la geniale sregolatezza dei Devil Doll di “Eliogabalus”.
I brani sanno d’antico grazie agli emozionanti avvicendamenti tra il pianoforte e gli strumenti d’epoca, ma non mancano costanti destrutturazioni sonore a base di chitarre (che iniziano ad emergere in “Tartarus”), frustate di elettronica, sfumatura che pennella di nero la dolcissima “Adagio”, addirittura partiture di black metal underground nella frenetica “Elegy”.
Punto di forza dell’album è poi l’alternarsi tra le voci. Sono ben tre le cantanti che Chris ha voluto al suo fianco e nel disco vengono così coperti i più disparati campi espressivi: soprano, baritono, tonalità recitate piene di passione e growl, si incastonano nel mosaico in maniera perfetta. Un lavoro che fa leva sulle emozioni, su di un gusto estetico raro e quel tocco di calore così mediterraneo tipico dei musicisti sudeuropei. Un’opera che non deve mancare nella collezione di chi segue il filone della darkwave, caldamente consigliata anche agli headbangers più curiosi e dalla mentalità elastica.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Holy Records / Audioglobe Anno: 2008 Tracklist: 01.Underworld Act I |