Sono in cinque più uno, vengono da Singapore e hanno una genuina passione per il mondo dei felini, al punto da indossare bizzarre maschere “a tema” e sostenere canili/gattili in occasione dei loro concerti. Si chiamano Ultra Mega Cat Attack, si sono formati nel 2020 e nello stesso anno sono diventati uno dei cinque finalisti del Vans Musicians Wanted Singapore, un evento di portata tutt’altro che secondaria se si considerano le oltre quattrocento band in competizione. Con “Heartbreak. Revenge. Disco.” gli UMCA portano al debutto discografico un album di dieci tracce e quaranta minuti davvero ben confezionato, sorprendente tanto per meriti propri quanto per una preoccupante abbondanza di proposte poco interessanti e capace di esaltare il genere alternative in tutte le sue contemporanee derivazioni. Formati da Boey Yinghao, Cassandra “Kit” Tang, Daniel Chan, Debbi Koh, Keith Sootho e dal gatto Puppy (anch’esso ufficialmente parte della line-up!), gli Ultra Mega Cat Attack possono contare innanzitutto sull’ottima performance della loro frontwoman: Cassandra Tang possiede personalità da vendere, sia che si tratti di sussurrare maliziosa (“The First”) o dimostrare la propria bravura in episodi musicalmente più intensi (“STAY.GO.”). Non è solamente la capacità tecnica ad affascinare: in questo disco infatti la voce diventa un vero e proprio strumento, al quale sono affidati non solo strofe e ritornelli, ma anche controcanti e quei tappeti che altrove sarebbero stati materiale per tastieristi. La produzione compatta del disco ne sostiene perfettamente gli slanci, esplosiva quando serve (“All Or Nothing”) e sensibile quanto basta per cogliere le sfumature nel corso degli episodi nei quali la band prende fiato (“Give It To Me!”), creando quell’alternanza che su questo disco, grazie ad una ragionata composizione della tracklist, assume un’importanza superiore a quella del semplice artificio retorico.
Al di là dell’apporto dei singoli, e senza tacere degli ottimi arrangiamenti delle chitarre, in “Heartbreak. Revenge. Disco.” è insomma l’insieme a funzionare, grazie ad una scaletta piena zeppa di canzoni dotate di presa immediata e personalità: pur senza rinunciare al piacere facile di un buon ritornello, sempre assicurato, il disco offre anche momenti più introspettivi (“The Wanted Man”) pur mantenendo continuità e ritmo. A differenza di altri debutti, l’album non descrive un gruppo nel suo percorso di ricerca: qui tutto è chiaro e perfettamente a fuoco e l’impressione di volerci mettere un po’ di tutto e alla rinfusa, tipica dei lavori d’esordio, è presto scongiurata da un equilibrio che invece è solido, strutturato, pensato per raccontare la band ed il progetto all’insegna di una sintesi poetica, fusion e matematica. Qui nulla va sprecato, dall’assolo di scuola blues che si prende il tempo necessario al riffing di derivazione metal (“Good Afternoon Mr.Wick”) che prima pesta e poi mette ordine al caos, tutto concorre a creare una solida girandola di effetti speciali ed emozioni che, nonostante le apparenze, si fonda su un’impalcatura più massiccia di quanto i suoi filtri asiatici in stile Instagram lascerebbero supporre.
Sotto le sembianze di un disco facile e fluo si nasconde in realtà un prodotto che non solo è consigliabile ed immensamente godibile, da subito e senza la necessità di fare esotiche premesse su Singapore ed i suoi record (“Take Me Home”), ma che presenta anche una longevità non comune, soprattutto per un genere che – spesso alternativo soprattutto a se stesso – è diventato sempre più difficile inquadrare e metabolizzare. Il debutto degli Ultra Mega Cat Attack parla un linguaggio universale e contemporaneo, che impone di raccontare tutto bene ed in poco tempo se si vuole essere notati e ricordati. Ne conosce la punteggiatura e ne sfrutta a proprio vantaggio le debolezze, agile come un insetto nel prendere il meglio da ogni fiore per poi volare via instancabile, imprendibile, imprevedibile. Grazie ad una buona quantità di intuito ed alla sua provenienza moderna e cosmopolita, che sa riversare efficacemente in musica e ritmo, “Heartbreak. Revenge. Disco.” ti culla con lo swing (“Man Or Machine”), ti solleva dal quotidiano senza portarti troppo lontano da casa (“Don’t You Dare”), ti trasmette quella insicurezza insidiosa e sottile che in fondo rappresenta uno dei caratteri più affascinanti e contagiosi del diverso, del laterale e – appunto – dell’alternativo.

Etichetta: Spiky Fruits Anno: 2023 Tracklist: 01. The First 02. All Or Nothing 03. The Wanted Man 04. STAY.GO. 05. Good Afternoon Mr. Wick 06. Give It To Me! 07. Man Or Machine 08. Don’t You Dare 09. 009 (double-Oh-Nine) 10. Take Me Home Sito Web: facebook.com/ultramegacatattack |