Tony Mills – Recensione: Beyond The Law

Dieci ultime, nuove canzoni, per dire addio. Il cinquantaseienne inglese Tony Mills ha una solida storia fatta di sudore e buon hard rock melodico, forgiata nei suoi seminali Shy (“Excess All Areas” del 1987, grande disco!) e proseguita con numerosi progetti, una carriera solista sporadica ma presente (5 albums compreso questo) e sette anni di militanza nei nordici TNT, dal 2006 al 2013, al posto dell’incostante Tony Harnell.

Dopo il quarto album solista, il buon “Streets Of Chance” (del 2017), comincia la fase più difficile della vita di Mills, che, nei primi mesi del 2019 annuncia di avere un cancro in fase terminale. Ma anche di non avere rimpianti o particolari malinconie:

“Cancro. Non solo il mio segno zodiacale, ma anche il mio destino. Diagnosticato recentemente, ma ormai troppo tardi. Ne ho sofferto sin dalla fine dello scorso anno, subito dopo un incidente automobilistico prima di Natale, il quale ha fermato il mio sistema digerente e mi ha lasciato con un dolore interno che è stato molto difficile da isolare o capire totalmente. Varie visite ospedaliere non hanno trovato niente nelle mie analisi, fin quando mi sono rivolto ad una clinica privata a Oslo, dove il dottore ha deciso che stavo troppo male per sottopormi ai normali controlli e mi ha fatto fare un’ecografia il giorno seguente. Un tumore troppo vecchio e troppo grande per essere rimosso stava crescendo dentro di me da anni ed era la causa di tutti i miei problemi. Mi è sembrato che l’incidente abbia contribuito ad accelerare la crescita e/o gli effetti della sua entità, altrimenti, probabilmente, non ne sarei stato nemmeno al corrente. Allontanandoci da questo per un momento per guardare all’uscita del mio prossimo album, sono grato alle persone attorno a me che sono state coinvolte nel mio ultimo album, ‘Beyond The Law’, il quale sarà, ovviamente, il mio ultimo lavoro come artista”.

 

E Tony Mills lascia il suo messaggio finale con queste dieci canzoni, scritte dall’ottimo Tommy Denander (Alice Cooper), Peter Newdeck (Midnite City) e Patrick McKenna (Shy), che infatti sono un concentrato della sua carriera cominciata nel 1978, e quindi tanto hard rock melodico imbastardito da iniezioni di energico blues e caratterizzato dalla sua inossidabile voce squillante e sempre pulita, limpida. Nulla di nuovo ed è questa la magia di “Beyond The Law”, rinforzato dalla chitarra splendente di Denander, dalla batteria solida di Newdeck e dalle eleganti linee di basso della moglie Linda Mills.

Non parliamo di un capolavoro ma di un disco importante,  da ascoltare con attenzione, a partire dalla notturna ballata “Bonnie’s Farewell”, impreziosita da uno struggente sassofono (cortesia di Chris Aldridge), per continuare con l’hard blues torrido e cadenzato di “The Westside”, che sfocia nella melodia stratificata e ottantiana della title track. Ma non sottovalutiamo anche le influenze a là Toto nella morbida “Running Guns”.

Gran finale con la corsa sfrenata nel crepuscolo di “Gunfire”, un commiato sentito e doloroso.

Grazie Tony, ora puoi finalmente riposare.

Etichetta: Battlegod Productions

Anno: 2019

Tracklist: 01. The Westside 02. Beyond The Law 03.Running Guns 04.F.B.I. 05. Black Sedan 06. We Sold Your City 07. Crackin' Foxy 08. Bonnie's Farewell 09. Code Of Silence 10. Gunfire
Sito Web: https://www.facebook.com/Tony.Mills.Official

Antonino Blesi

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Ascolta metal dal 1983, ha 46 anni e non vuole certo smettere. La passione vince su tutto, e sarà anche scontato, ma la buona musica non morirà mai, finchè qualcuno continuerà a parlarne ed a canticchiare un vecchio refrain....

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