A quattro anni di distanza dal debole “Samsara”, prosegue zoppicando la carriera discografica dei goth metallers finlandesi To/Die/For, band formata sul finire dei ’90 e figlia delle sonorità dei Sentenced dell’ultima ora.
“Cult” si muove tra l’esigenza di restare fedele a un contesto metallico e graffiante (seppur malinconico) e quella di suonare più orecchiabile e al passo con i tempi, ma a quanto pare ai nostri non è ancora ben chiaro il percorso da seguire. E dunque ecco come l’album proponga tracce muscolari e con un forte apporto delle chitarre, per quanto non manchi quell’alone di tristezza che distingue i caratteri del genere (“In Black”, “Screaming Birds”, “Let It Bleed”), ed altre dove sono più intense le spruzzate di elettronica e un generale disincanto (“Unknown III”, con l’intervento della voce femminle o la cover del pezzo pop “Straight Up”, di Paula Abdul).
Oltre a questa incertezza che emerge tra i solchi del disco, non capiamo perchè il vocalist Jarno Perätalo insista nel proporre un tono ruvido e sguaiato, quasi irritante se rapportato alle melodie dei pezzi, quando il caratteristico crooning (che troviamo ad esempio nella citata “Unknown III” e in alcune parti delle canzoni), è decisamente più efficace ed emozionante. Per fortuna il chitarrista Juppe Sutela non lesina alcuni assoli di presa ed il suo strumento è il costruttore delle melodie portanti dei brani, a volte arricchiti dalle tastiere di Jussi-Mikko Salminen.
A lungo andare però gli episodi del disco non risultano ficcanti più di tanto e per quanto il bagaglio esecutivo del gruppo sia inappuntabile, il senso di derivazione e la noia prevalgono in fretta durante l’ascolto.
Voto recensore 5,5 |
Etichetta: Massacre Records Anno: 2015 Tracklist: 01. In Black Sito Web: https://www.facebook.com/tdfofficial |