Affascinante entità, gli A Perfect Circle di Billy Howerdel e Maynard James Keenan.
Un primo album, Mer De Noms, che mette d’accordo pubblico e critica con una serie di canzoni impeccabili, sospese tra rabbia e romanticismo, vestite da suoni sensuali quanto la seta.
Un’opera seconda che va oltre, con determinazione e coraggio, alla ricerca del bandolo dell’intricata matassa di emozioni che ci lega e definisce. Fragilità e tenerezza messe a nudo attraverso partiture che rispetto all’esordio si dilatano, lasciando più aria e tempo per riflettere. Come se l’intransigenza ascetica e terribile che caratterizza la ricerca di trascendenza e salvezza di Maynard con i Tool si sciogliesse in una lacrima e si aprisse in un abbraccio verso i compagni di un viaggio tanto faticoso. La voce può così diventare una carezza circondata dalle chitarre acustiche ed i morbidi archi di ‘A Stranger‘, ninnananna fuori dal tempo in ‘The Nurse Who Loved Me‘, ma anche vibrante espressione di sentimenti troppo a lungo repressi nello sviluppo mantrico di ‘The Package‘, davvero vicina alla band di origine del cantante nell’andamento circolare e nel crescendo elettrico.
Il cinismo e l’oscurità di dischi come ‘The Fragile’ dei NIN, ‘Lateralus’ dei Tool e ‘Hail To The Thief’ dei Radiohead trovano nel Cerchio Perfetto una sorta di purificazione che lascia uno spiraglio alla speranza.
Niente di più umano e commovente, dunque.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Virgin Anno: 2003 Tracklist: 01.The Package |