Recensione: Aeromantic

Nati probabilmente come un progetto estemporaneo nel 2007, da membri di Soilwork e Arch Enemy, i The Night Flight Orchestra sono passati, grazie a ben quattro acclamati dischi e tours entusiasmanti, a diventare una delle novità musicali più eccitanti dell’ultima decade.

 

Björn Strid e compagni non hanno certo inventato nulla, ma semplicemente si sono ispirati dal pop rock che andava per la maggiore a cavallo tra gli anni settanta e gli ottanta, rimanendo estremamenti fedeli a quell suono, lavorando molto  per offrire un lato visuale che fosse divertente, certamente un pò pacchiano ma tutt’altro che anonimo. E la ricetta ha funzionato molto felicemente, ed oggi si festeggia l’arrivo di “Aeromantic”, quinta fatica del collettivo di origine svedese, spinta commercialmente in pompa magna dalla lungimirante Nuclear Blast.

 

 

Il sospetto che dietro a tutto ci sia del calcolo e molta furbizia può certamente nascere, ma la verità si erge dietro a quattto dischi di ottima qualità, ed una eccellente conferma con “Aeromantic”. I The Night Flight Orchestra possono contare su eccellenti canzoni e grandi melodie, e solo questo conta veramente alla fine. Certamente l’effetto nostalgia sarà decisivo per molti ascoltatori ed ognuno di noi potrà trovare in questo disco mille riferimenti ed influenze diverse, dalle performance vocali sempre più convincenti di Strid (a me continua a ricordare leggermente John Payne, ex Asia) ad una manciata di ritornelli che vanno a formare delle hit memorabili, alla ricostruzione perfetta di un suono vintage, che all’inizio può fare un pò sorridere, ma che in conclusione risulta dannatamente convincente.

Leggermente calante nella sua seconda parte, “Aeromantic” conferma però grande qualità compositive, ed una stato di grazia che sembra non voler subire alcun tipo di cedimento.

Infine, concedetemi una profezia, questo sarà un grande anno di successi per I The Night Flight Orchestra.

Antonino Blesi

view all posts

Ascolta metal dal 1983, ha 46 anni e non vuole certo smettere. La passione vince su tutto, e sarà anche scontato, ma la buona musica non morirà mai, finchè qualcuno continuerà a parlarne ed a canticchiare un vecchio refrain....

0 Comments Unisciti alla conversazione →


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Login with Facebook:
Accedi