Phobic – Recensione: The Holy Deceiver

Band undergroud che purtroppo ha sempre goduto di ben poca fortuna. Undici anni di silenzio dopo la loro ultima release “Sick Bleamished Uncreation” del 2001 e ora i lombardi Phobic, tramite Punishment 18, tornano a farsi sentire con il nuovo “The Holy Deceiver” e non hanno intenzione di abbandonare le loro radici death metal, presentando un lavoro massiccio e distruttivo, a metà tra sound svedese e americano, con riff assassini stile Dismember e primi Entombed e riff più cadenzati e rallentati sulla scia di Immolation e Malevolent Creation.

Insomma il sound della band volge maggiormente al passato, ma la qualità sta assolutamente al passo coi tempi.
Dopo una preghierina in latino la band fa a brandelli tutti i chierichetti con la terremotante “Necrosanctity” cui segue “Liar” che parte lenta per poi impazzare a tutta velocità. La quarta traccia “Christianized” è probabilmente la più solida e meglio strutturata dell’album, mentre la successiva “Blessed Lust Arrogance” ci offre un breve intermezzo prima di essere assaliti dalle spietate “Atrocità By Lies, Dominion Of Breeds” e “Life? Death.”

Interessante è il brano “Sunday’s Vomit”, così come le linee vocali spedite della seguente “Following The Light”.
A darci l’ultima dose di violenza ci pensa “Phobic”, l’ultima traccia effettiva dell’album (escluso l’outro) che non delude e sprigiona rabbia da tutti i pori quasi a non voler tradire il proprio titolo.
La produzione è buona, i suoni sono forti e diretti, la chitarra di TheHarian è solida e potente, la batteria di Hate è precisa e incalzante, il growl di Jericho è cavernoso; insomma l’album è pesante ed aggressivo al punto giusto, secondo i tradizionali canoni death metal.

È un lavoro sincero e spontaneo, ma purtroppo non eccelso, in quanto talvolta finisce per risultare ridondante e la cui pecca più grande risulta essere il songwriting, piuttosto monotono e banale.
Pur non brillando quindi per dinamismo e originalità l’album si lascia comunque ascoltare più che volentieri e aggredisce i timpani dal primo all’ultimo minuto.

Pur non brillando per dinamismo e originalità l’album si lascia ascoltare più che volentieri e aggredisce i timpani dal primo all’ultimo minuto.

Voto recensore
6,5
Etichetta: Punishment 18 Records

Anno: 2012

Tracklist:

01. The Holy Deceiver (intro)
02. Necrosanctity
03. Liar – From the Deepest of His Soul
04. Christianized
05. Blessed Lust Arrogance (interlude)
06. Atrocity by Lies, Dominion of Breeds
07. Life?Death. ‘Till the End
08. Sunday’s Vomit
09. Followin’ the Light
10. Phobic
11. The Orison (outro)


Sito Web: https://www.facebook.com/pages/Phobic-official/112908635450696?sk=info

2 Comments Unisciti alla conversazione →


  1. pippo

    Lombardi non sono visto che il gruppo è nato a Taranto! 😀

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  2. osvando

    il cantante gericho purtoppo non è all’altezza del precedente, hammer si che era un cantante e con una presenza scenica nion indifferente, senza lui il gruppo ha perso tantissimo.

    Reply

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