Un clima tipicamente finlandese, con tanto di bufera di neve, attende il nutrito pubblico presente al New Age di Roncade, per l’ultima tappa italiana dei The 69 Eyes. A precedere l’esibizione dei vampiri di Hell-sinki, troviamo il gruppo toscano dei Mandragora Scream, qui per promuovere la recente nuova creatura "Volturna", uscita da poco sul mercato. E proprio da quest’ultimo album, vengono estratti tantissimi pezzi, come l’iniziale "Lui", "I’m Goin’ Alone", dove Morgan Lacroix (la cantante), perfetta nel suo ruolo da dark lady, da il meglio di se, catalizzando l’interesse generale e sfoderando una prova di tutto rispetto. Molto validi anche "The Circus" di matrice elettronica/industriale e la più melodica "Breakin’ Dawn". Purtroppo c’è da segnalare che i numerosi problemi tecnici, che hanno anche costretto il gruppo ad interrompere lo show durante la loro esibizione, un po’ hanno guastato la perfetta alchimia sonora che la band di Lucca era riuscita a costruire, ma sono stati comunque apprezzati dal pubblico, che giustamente ne ha riconosciuto i meriti. Dopo un veloce cambio palco e il consueto intro di "Cry Little Sister", tratto dalla colonna sonora del film culto "The Lost Boys", i cinque vampiri attaccano subito alla gola con un nuovo pezzo, la titletrack del nuovo album, "Back In Blood". Si nota subito che il gruppo è in ottima forma e a proprio agio sul palco, merito di tanti anni di onorata carriera. In sequenza vengono proposti, sia brani tratti dai precedenti lavori, come "Never Say Die", "Gothic Girl", "The Chair", "Feel Berlin", che altri dal fortunato "Back In Blood", come la ritmata "The Good, The Bad & The Undead", la darkettona "Lips Of Blood", "Suspiria Snow White", la stupenda "Kiss Me Undead" e il primo singolo "Dead Girls Are Easy". Stranamente non verrà proposto il secondo singolo, di recente uscita "Dead N’Gone". Dopo un’incendiaria versione di "Devils", è la volta del bis finale, con la famosissima "Brandon Lee", in cui come consuetudine, Jyrki69 e Timo Timo, si lanciano nel loro divertente "balletto di rito" con l’asta del microfono."Lost Boys", pezzo perfetto per chiudere i live, riconferma una band consacrata nel panorama del goth rock internazionale e che comunque mantiene ben salde anche le proprie radici prettamente street rock n’roll!