Per una volta ci concediamo un’escursione su territori meno heavy di un normale evento metal. Steve Earle è infatti un cantante e chitarrista statunitense che attinge a piene mani da generi che nel suo Paese sono nati e quindi sono un marchio di fabbrica, mescolando southern rock, country, blues e folk, e utilizzando strumenti acustici come le “classiche” chitarre, ma anche pedal steel guitar, contrabbasso e così via. Quasi due ore di concerto per una band composta da sei elementi e a più voci, che ripercorrono passaggi di un repertorio, quello del chitarrista, che intrattiene e trasmette messaggi importanti, di pace e fratellanza (in barba, insomma, a quello che i governanti statuintensi propongono) e che contiene anche qualche cover illustre, come quella di “Hey Joe“. Un live interessante, che meritava la nostra attenzione, inserito tra l’altro in un contesto pittoresco, un parco all’aperto sulle rive di un lago, in una zona ancora poco lambita dal turismo che inflaziona, invece, il vicino e più noto Lago di Como. In apertura i The Mastersons, un suo acustico per voci, chitarra e violino, composto da Chris Masterson ed Eleanor Whitmore, marito e moglie e componenti della band di Steve Earle.