Spiritbox + InVisions: Live Report e foto della data di Milano

Questo mercoledì sera milanese è particolarmente umido, piovoso e molto caldo e questo clima ci accompagnerà fino alla conclusione del concerto degli Spiritbox. Già al mio arrivo verso le 19.00 c’è una lunghissima coda per accaparrarsi il posto davanti al palco, fermi in fila anche sotto la pioggia, distratti solo dalle urla e dai giochi di una classe di bambini delle elementari che cenava al locale.

Poi, puntuali alle 20.25, si aprono le porte per accedere ad un già pienissimo Legend Club, come poche volte ho assistito finora.

INVISIONS

A battezzare il palco ci pensano gli inglesi InVisions, che personalmente non avevo mai né sentito né provato ad ascoltare, giusto per lasciarmi un pochino di sorpresa. Devo ammettere che è stato uno show davvero di altissimo livello, con una proposta musicale che si avvicina molto a quella dei Wage War, ma leggermente più melodica. Accompagneranno gli Spiritbox per l’ultima parte del tour europeo, suonando il loro terzo ed ultimo disco: “Deadlock”, uscito proprio questo febbraio. Nonostante già con loro ci sia un caldo asfissiante, fanno un all-in di assoluto prestigio con una performance davvero coinvolgente ed energica. Il loro stile molto cadenzato, con le chitarre dal suono elastico e il growl di Ben Ville, che dona una buona spinta sui bassi, ti fa muovere la testa a ritmo. Il set si conclude con un body surfing fallito di Ben, che non si perde d’animo e si mette immediatamente in mezzo al pubblico a cantare e pogare. Davvero un ottimo inizio di serata inaspettato.

Setlist:

  • D V P E

  • Gold Blooded

  • Annihilist

  • Hindsight

  • Half Life

  • Deadlock

  • Parasite

SPIRITBOX

Boccata d’ossigeno di mezzora prima di rientrare in fretta e furia per ascoltare finalmente i canadesi Spiritbox. Come avrete già visto dalle nostre pagine social, si fanno accompagnare dall’ex As I Lay Dying Josh Gilbert al basso, in quanto Bill Crook ha abbandonato la band neanche dieci giorni prima di salpare verso il vecchio continente.

Il set è minimale ma efficace, con buoni effetti luce e un line-check davvero super riuscito e godibile.

L’opening track è “Circle With Me”, seguita immediatamente da “Hurt You” e “Yellowjacket”, che scioglie letteralmente il ghiaccio e manda in completa euforia i presenti. Tutto il locale salta e canta come se non ci fossero 50 gradi all’interno, una temperatura solare che mette in difficoltà anche la band stessa, tanto che Courtney verso metà set chiederà di accendere l’aria condizionata, ma senza successo. Racconta anche come sia davvero felice di essere finalmente in Italia per la prima volta dopo circa due anni di attesa, rivelandoci che era in progetto una data per marzo 2020,  poi posticipata più volte per cause note. Il concerto prosegue, si suda, si canta con canzoni provenienti anche dai primissimi E.P., come “Rules Of Nines” (uscito solamente in digitale) e “The Mara Effect”, dal lavoro omonimo. Ovviamente, la serata è quasi totalmente incentrata sull’ultimo riuscitissimo album, “Eternal Blue”, dal quale suonano ben nove pezzi mettendo in luce, come se ne fosse bisogno, le doti vocali di Courtney. Per chi fosse stato dubbioso, ora ha la conferma che non c’è nulla di effettato, solo un gran talento.

Purtroppo lasciano lo stage in anticipo rispetto a quanto programmato, probabilmente per il troppo caldo, con “Eternal Blue”, evitando di suonare quella che doveva essere la vera chiusura al Legend Club ovvero “Belcarra” (sappiamo questo perché abbiamo fotografato la scaletta nda).

Che dire? Sicuramente altro concerto immancabile nel panorama metal contemporaneo, con una bella sorpresa, gli InVisions, e tantissime conferme riguardo agli Spiritbox. Quando tornano, perché torneranno molto presto, è meglio che veniate.

Setlist:

  • Circle With Me

  • Hurt You

  • Yellowjacket

  • Rules Of Nines

  • Halcyon

  • Silnk In The Strings

  • Constance

  • Blessed Be

  • Secret Garden

  • The Mara Effect, Pt. 3

  • Holly Rolles

  • Eternal Blue

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