Uriah Heep – Recensione: Sonic Origami (Reissue)

“Sonic Origami”, uscito nel 1998, è il ventesimo album in studio della storica band inglese Uriah Heep e mantiene alto il livello compositivo dopo l’altrettanto acclamato full length “Sea Of Light” del 1995.

Mick Box (chitarra) e compagni aprono alla grande l’album con la lunga hard rock progressive song “Between Two World”, pezzo elegante e complesso che conquista subito ma cresce ascolto dopo ascolto grazie agli assoli bellissimi di Box ed all’immancabile Hammond di Lanzon.

Le due song successive sono meno pretenziose ma altrettanto convincenti; parliamo della rock “I Hear Voices” (caratterizzata dalla linea vocale di Bernie Shaw leggermente effettata) e dell’AOR “Perfect Little Heart”, pezzo che si apre in un coro stupendo che conferma le doti easy listening dei vecchi dinosauri.

La track successiva è uno stupendo lento acustico intitolato “Heartless Land” che deve molto alla chitarra acustica di Mick, all’Hammond di Phil Lanzon ed ovviamente alla stupenda voce di Bernie Shaw.

Questa prima parte della release ci fa già capire che gli Uriah Heep hanno senz’altro meritato questa ristampa curata dalla Cherry Red Records, che ci propone un booklet privo di testi ma stracolmo di note storiche e dichiarazioni dei membri della band e non solo.

Il resto del disco ci conferma come i cinque musicisti, tutti anche compositori, siano stati in grado di far emergere song dopo song i virtuosismi e le abilità di ogni membro, come dimostra ad esempio “Everything In Life”, brano fast rock in cui emerge alla grande la dinamicità e la tecnica del batterista Lee Kerslake.

La vena prog dei nostri ritorna in brani come “In The Moment” (composta da Box e Lanzon), che, senza scomodare i classici, ricorda certe song degli anni ’70 della band albionica, complice l’Hammond di Phil che non fa prigionieri.

Il CD si chiude alla grande con un paio di pezzi di notevole spessore; parliamo prima di tutto di “The Golden Place”, canzone prog hard rock dai toni epici in cui compare l’orchestra con arrangiamenti di Lanzon; il brano, drammatico e molto profondo, pone per l’ennesima volta sugli scudi la prova di Bernie alla voce, protagonista mai sazio di prestazioni di ottimo livello. L’ultimo pezzo della tracklist originale è “Sweet Pretender” (scritta dal bassista Trevor Bolder), che riporta i nostri sul territorio del rock più tosto e sanguigno, grazie anche ad un ottimo assolo di Mick.

“Sonic Origami” dimostra che nel 1998 che la carriera degli Uriah Heep era ancora in ascesa.

Unica nota negativa rimane l’orrenda copertina, degna di un disco dance anni ’80.

Etichetta: Cherry Red Records

Anno: 1998

Tracklist:

01. Between Two Worlds (06:29)
02. I Hear Voices (03:55)
03. Perfect Little Heart (05:17)

04. Heartless Land (04:44)
05. Only The Young (04:43)
06. In The Moment (06:23)
07. Question (05:26)
08. Change (06:02)
09. Shelter From The Rain (06:10)
10. Everything In Life (03:15)
11. Across The Miles [Survivor cover] (05:13)
12. Feels Like (04:37)
13. The Golden Palace (08:43)

14. Sweet Pretender [bonus track] (04:50)

15. Heartless Land [bonus track edited version] (03:59)


Sito Web: http://www.uriah-heep.com/newa/index.php

leonardo.cammi

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Bibliotecario appassionato a tutto il metal (e molto altro) con particolare attenzione per l’epic, il classic, il power, il folk, l’hard rock, l’AOR il black sinfonico e tutto il christian metal. Formato come storico medievalista adora la saggistica storica, i classici e la letteratura fantasy. In Metallus dal 2001.

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