“Stand Up, Forward, March!” è il terzo album degli scandinavi Sister defezionari dello storico bassista Rikki Vickhoff che ha lasciato la band a gennaio a cui è subentrato Martin Sweet, chitarrista degli amici Crashdiet.
Con questo album la formazione svedese continua a seguire la formula di successo che ha già caratterizzato i precedenti lavori e cioè uno street rock figlio dei Motley Crue più irruenti arricchito da un sound modernista e da un tocco di selvaggio punk rock che è la colonna portante delle undici composizioni qui presenti. Non da meno spiccano le irruenti parti vocali a cura dello scatenato Jamie Anderson, talvolta sconfinanti anche nel growl come nel caso di “Lost In Line”, convincenti e corrosive al punto giusto.
Gli undici pezzi presenti in questo “Stand Up, Forward, March” mostrano un lavoro molto omogeneo e compatto e presentano sempre una caratteristica predominante attorno a cui si sviluppa il pezzo, sia che si tratti delle abrasive parti vocali, o di un chorus altamente orecchiabile o di improvvise accelerazioni punk, alla fine l’esito è sempre vincente e questo è quello che conta. L’iniziale e dinamitarda “Destination Dust” da fuoco alle micce con stile, mentre la successiva “Carved In Stone” che per la cronaca è stata anche scelta come primo singolo e video è un anthem grezzo e trascinante ed è impossibile non canticchiare l’ammiccante chorus, una vera hit.
Ascoltando la beffarda “Trail Of Destruction” forti sono i rimandi ai The 69 Eyes del periodo di “Wrap Your Troubles In Dreams” quelli con le voci filtrate di “D.I.D.” e “Sore Loser” per capirci, mentre “Carry On” è una ruggente electric ballad in stile Sister, non temete non troverete nulla di sdolcinato in questa traccia. Anche la seconda parte dell’album si mantiene su alti livelli soprattutto “Unbeliever” che ricorda un po’ i Crashdiet per quanto riguarda l’uso delle melodie e la capacità di azzeccare sempre il ritornello vincente e d’effetto.
In sostanza questo “Stand Up, Forward, March!” è un album davvero riuscito con brani dal forte impatto, coinvolgenti al punto giusto e molti di essi si pongono come e veri e propri anthem di horror glam rock in grado di colpire già dal primo ascolto. Un gradito ritorno per tutti gli amanti del genere.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Metal Blade Records Anno: 2016 Tracklist: 01. Destination Dust 02. Carved In Stone 03. Lost In Line 04. Trail Of Destruction 05. Carry On 06. Unbeliever 07. Let It Bleed 08. Liberation Song 09. Dead Man’s Dirt 10. Endangered Species 11. Piece Of Shame Sito Web: http://www.sisterofficial.com/ |