Secret Sphere – Recensione: One Night In Tokio

E’ arrivato finalmente il momento anche per i Secret Sphere di presentare il primo live album in carriera. Dopo vent’anni di attività, otto dischi pubblicati e tanti concerti, la band alessandrina ha la possibilità di pubblicare uno show registrato a Tokio in occasione del tour di “A Time Nevercome – 2015 Edition” sia in versione cd che DVD. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di visionare il video del concerto, ma solo di apprezzare la parte audio, che ci presenta un gruppo carico e travolgente on stage, trascinato da un Michele Luppi come sempre mattatore sul palco.

“Portrait Of A Dying Heart” è rappresentato da ben sette canzoni, come era prevedibile, essendo il primo album cantanto interamente dall’ex frontman dei Vision Divine. Non mancano un paio di song di “Heart & Anger”  ed “Archetipe”, capitoli significativi della discografia dei Secret Sphere, mentre non sono presenti estratti da “Sweet Bloody Thoery”, considerato dai più l’unico passo falso dei nostri in tutti questi anni. “One Night In Tokio” inizia con “X”, opener di  “Portrait Of A Dying Heart”, appunto, e ne mantiene tutta l’intensità presente su album, anche se possiede un approccio più immediato. Si prosegue con l’up tempo “Healing”, in cui Luppi riesce a raggiungere anche dal vivo note altissime, pur mantenendo una brillantezza ed una lucidità da studio, mentre “The Fall” si conferma una hit, più smaccatamente power, che funziona che è una meraviglia, come si percespisce dall’ovazione del pubblico nipponico. Il cuore del concerto viene squarciato dai due gioielli “Legend” e “Under the Flag of Mary Read”, in cui le asce di Lonobile e Pastorino si rincorrono e si intrecciano, attraverso un lavoro certosino, che non perde mai in potenza. Nella parte finale dello show i nostri spaziano tra i dischi del passato, senza però, purtroppo, andare a ripescare nulla dall’esordio (amatissimo anche dal sottoscritto) “Mistress Of The Shadowlight”, del filone power sinfonico di fine anni novanta, dal quale la band vuole prendere ormai le distanze. Il doppio cd si conclude con una bonus track, “Lie to Me”, che vede la partecipazione dell’ospite Annette Olzon, che rende ancora più Amaranthe oriented questo singolo, parso già ai tempi di “Protrait…”, radiofonico e moderno.

Non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione DVD questo “One Night In Tokio”, perché l’audio cd ci presenta comunque un lavoro parzialmente monco. I Secret Sphere consacrano il prorpio ventennale con un live album di tutto rispetto, che sarà apprezzato non solo nella terra del Sol Levante, dove i nostri hanno da sempre fatto sfracelli, ma da tutti i fans del power metal maturo, sinfonico e di livello internazionale.

 

Secret Sphere - one night in tokyo

Voto recensore
7,5
Etichetta: Frontiers Records

Anno: 2016

Tracklist: CD1 – Intro: A Journey Through Time; X.; Healing; Union; The Fall; Lie To Me; Wish And Steadiness; Legend; Under The Flag Of Mary Read; The Scars That You Can’t See; Eternity. CD2 – Mr. Sin; Leonardo Da Vinci; Lady Of Silence; Dance With The Devil; Lie To Me (Studio Bonus track – Duet with Anette Olzon).
Sito Web: www.secretsphere.org

0 Comments Unisciti alla conversazione →


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Login with Facebook:
Accedi