Saxon + AC Angry: Live report della data di Firenze

E’ incredibile come i Saxon, dopo quasi 35 anni di onorata carriera, continuino a suonare con tanta energia e passione, macinando ancora scalette da 20 pezzi spalmate su corposi show da due ore abbondanti. La prima data italiana del tour di supporto al nuovo “Sacrifice”, per la gioia dei presenti, non ha fatto eccezione. Il pubblico fiorentino, dal canto suo, ha risposto alla grande, riempiendo il Viper sia nel pit sotto al palco che nello spazio sopraelevato del locale, non facendo mai mancare il proprio caloroso supporto per tutta la durata del concerto.

 La band di supporto per questa tranche di date sono gli AC Angry, quartetto tedesco devoto ad un classico ed incontaminato heavy metal, perfettamente in linea con la musica dei maestri che suoneranno subito dopo. Il cantante e chitarrista Alan Costa deve avere origini nostrane neanche troppo remote, dal momento che interagisce con il pubblico parlando un italiano da madrelingua. La proposta del gruppo  non è nulla di sorprendente, ma si lascia apprezzare per carica e genuinità. La terremotante canzone che porta il nome della band, eseguita a fine performance, è in particolare un anthem davvero notevole, che strappa più di un “bravi!” da parte dei presenti.

 Il tempo di un rapido cambio palco ed è già l’ora dei Saxon. L’entrata in scena dei cinque guerrieri sassoni è preceduta da “Procession”, intro del nuovo album: le suggestive luci verdi e gialle che partono dalla base del palco ben si sposano con la musica d’apertura, le cui atmosfere “precolombiane” rappresentano il necessario preambolo per la successiva “Sacrifice”. L’opener dell’ultimo disco della band, il cui testo è stato ispirato dalle antiche civiltà del Sud America, fa già scatenare i presenti come un grande classico. I pezzi storici del gruppo non tardano comunque ad arrivare, dal momento che dopo la nuova “Wheels Of Terror” è già il momento di “Power And The Glory” ed “Heavy Metal Thunder”, quest’ultima devastante come sempre. Al termine della prima doppietta dal passato della serata, Paul Quinn si ripresenta in scena con una spettacolare chitarra doppio manico: lo strumento serve per suonare “Made In Belfast”, pezzo tra i più originali dell’ultimo disco che non delude nemmeno in sede live.

 Si prosegue con un divertente siparietto in cui Biff chiede al pubblico di scegliere una canzone tra “The Eagle Has Landed” e “Broken Heroes”: la seconda guadagna un buon numero di applausi e boati, ma alla fine è l’estratto da “Power And The Glory” ad ottenere il maggior numero di consensi. Il concerto continua con brani fatti apposta per scatenare il pubblico quali “I’ve Got To Rock (To Stay Alive)” e “Solid Ball Of Rock”, solco nel quale si inserisce anche la nuova “Stand Up And Fight “. Da segnalare in questa fase un bell’assolo di batteria di Nigel Glockler, in formissima come tutto il resto della band: Nibbs Carter in particolare è una vera macchina da headbanging, mentre Biff salta di continuo come un ragazzino.

La parte finale del concerto è da lasciare senza fiato: tutti conosciamo ormai a memoria canzoni come “747 (Strangers In The Night)”, “Strong Arm Of The Law” e “Wheels Of Steel”, ma i Saxon sono in grado di suonarle ad ogni occasione con una rinnovata energia, quasi si trattasse di tracce appena uscite su album, e noi non possiamo far che altro lasciarci trascinare ancora una volta. I tre encore comunque non sono da meno. L’evocativa “Crusader” è emozionante come sempre, “Denim And Leather” fa saltare tutti quanti sia sopra che sotto il palco e il riff della conclusiva “Princess Of The Night”, sparato sui presenti con il consueto impeto da parte di Paul Quinn, scatena l’immancabile parapiglia.

Al termine dell’ennesima splendida performance da parte dei cinque eterni “ragazzi” inglesi, l’unico augurio che viene in mente non può che essere sempre lo stesso: speriamo che una band come questa non vada mai in pensione! Lunga vita ai Saxon!

Setlist Saxon:

01. Procession (Intro)
02. Sacrifice
03. Wheels Of Terror
04. Power And The Glory
05. Heavy Metal Thunder
06. Made In Belfast
07. The Eagle Has Landed
08. I’ve Got To Rock (To Stay Alive)
09. Night of the Wolf
10. Conquistador
11. Drum Solo
12. Solid Ball Of Rock
13. Stand Up And Fight
14. Dallas 1 PM
15. Guardians Of The Tomb
16. 747 (Strangers In The Night)
17. Strong Arm Of The Law
18. Wheels Of Steel

Encore:
19. Crusader
20. Denim And Leather
21. Princess Of The Night

Anna Minguzzi

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E' mancina e proviene da una famiglia a maggioranza di mancini. Ha scritto le sue prime recensioni a dodici anni durante un interminabile viaggio in treno e da allora non ha quasi mai smesso. Quando non scrive o non fa fotografie legge, va al cinema, canta, va in bicicletta, guarda telefilm, mangia Pringles, beve the e di tanto in tanto dorme. Adora i Dream Theater, anche se a volte ne parla male.

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