La carriera solista del compositore e polistrumentista norvegese Satin comincia con un medley dei Kiss registrato a casa in un momento di noia e successivamente postato, su consiglio di un amico che dovette insistere per settimane per vincere l’iniziale ritrosia del cantante, sul Norwegian Kiss Army Forum. Inutile dirlo, se oggi siamo qui a parlare della terza produzione in studio di Satin è (anche) a causa del riscontro che queste prime registrazioni ottennero, positivo al punto che nel 2005 lo stesso brano – che fondeva insieme ed in versione riarrangiata “Creatures Of The Night”, “Hard Luck Woman” e “Goin’ Blind” – fu inserito nel 2005 all’interno dell’uscita ufficiale “Gods Of Thunder – A Norwegian Tribute To Kiss”. Continuando a pubblicare cover sullo stesso forum, Satin finì con il creare un album completo, intitolato “A Million To One” che gli utenti potevano masterizzare con il consenso dell’artista ed aggiungere gratuitamente alla loro collezione. “Appetition” è il frutto più recente di questa dolce avventura, terzo disco della carriera professionale di Satin che segue di cinque anni l’uscita di “It’s About Time”, forte di un seguito crescente e che si è consolidato soprattutto nel mercato asiatico e giapponese in particolare.
Pubblicato da Art Of Melody Music, dinamica etichetta italiana il cui catalogo continua ad arricchirsi di interessanti proposte in ambito AOR, melodic rock e westcoast, “Appetition” si compone di dieci tracce che certamente non si propongono di reinventare la ruota, ambizione che il genere nel suo complesso non possiede, ma che nonostante questo si dimostrano capaci di interpretare questo rock con classe, personalità e passo piuttosto sicuro (“Angels Come, Angels Go”). Per un disco realizzato da una sola persona, la coralità e l’alchimia sono a tratti sorprendenti (“Fight Again”): se certamente si tratta di una produzione funzionale, che definire opulenta sarebbe esagerato, “Appetition” possiede comunque quel carattere bilanciato, equilibrato e cesellato che spesso rappresenta la condizione necessaria per guadagnare di diritto un posto nel panorama dell’AOR: aggiungete struggenti pene d’amore (“Jenny I’m Bringing You Down”), gentili assoli di chitarra e dolci melodie cantabili (“Waiting For Another Man”) ed ecco che dal semplicemente necessario si passa al pienamente sufficiente nel giro di una manciata di battute.
La qualità delle composizioni, che si attesta sempre su livelli buoni, permette al terzo disco di Satin di andare ben oltre la sufficienza: grazie all’aggiunta di tracce caratterizzate da piglio più deciso (“Everybody Needs To Be Loved”, “Looking At You”) ed altre di straordinaria dolcezza (“A Dream Coming True”), è possibile trovare nell’album anche una varietà che gli dona ulteriore freschezza, una qualità la cui presenza non è affatto scontata, specialmente quando ci si confronta con generi musicali dal carattere fortemente codificato. E’ vero che dell’iniziale passione per Gene Simmons e Paul Stanley rimane ormai solo una traccia sbiadita, dal momento che molto di quanto offerto in questa occasione suona notevolmente addomesticato ed ammorbidito (“Pearly Gates”) ma se la scelta può generare un qualche rimpianto, perché vorresti che un bravo artista si potesse confrontare con ogni genere di sfida, è pur vero che la strada stilistica risulta imboccata con decisione ed i risultati confermano la bontà della scelta.
Con questa terza uscita, disponibile anche in una esclusiva edizione personalizzata che solleticherà l’appetito di collezionisti e fan più accaniti, Satin si dimostra un artista consistente ed affidabile, capace di fornire – potendo contare solo sui suoi mezzi – un prodotto chiavi in mano che sarà apprezzato in occidente e, ancora una volta, adorato dai fan dell’adult oriented rock nel paese del Sol Levante. Un prodotto che, uscito a distanza di cinque anni dall’uscita precedente, fa anche pensare ad un artista intenzionato a pubblicare nuovo materiale solamente quando sente di avere tra le mani qualcosa di valido ed in grado di consolidarne ulteriormente la credibilità ed il seguito. Un artista infine che, sulla base di quanto sentito su “Appetition”, potrebbe diventare per Art Of Melody un punto di riferimento per la realizzazione di altri progetti da coltivare con amore ed ispirare con la propria sensibilità ed esperienza.