Sami Yaffa – Recensione: The Innermost Journey To Your Outermost Mind

Sami Yaffa è un’artista dall’invidiabile e lunga carriera. Noto ai più per essere stato uno dei membri originali dei seminali Hanoi Rocks ha suonato anche con altri nomi prestigiosi come Joan Jett And The Blackhearts, i leggendari New York Dolls, gli Hellacopters, The Compulsions e molti altri. Dal 2010 ha ripreso a suonare con l’amico Michael Monroe e questa collaborazione continua fino ai giorni nostri. Dopo un’intera vita al servizio di altre band Yaffa ha trovato la giusta ispirazione per dedicarsi anima e corpo ad un progetto tutto suo in cui riversare le sue influenze e a lasciar libera la creatività e per questo si è avvalso di amici e collaboratori a lui vicini, come il chitarrista Rich Jones con cui ha composto la maggior parte dei pezzi e con cui milita nella band di Monroe, il chitarrista degli Stone Sour Christian Martucci e quello degli Smack, Rane coadiuvati dal batterista Janne Haavisto. Su “Fortunate One” e “I Can’t Stand It” alla seconda chitarra troviamo Timo Kaltio, storico roadie degli Hanoi Rocks e amico di Izzy Stradlin (ex Guns N’Roses) con cui ha co-scritto il brano “Right Next Door To Hell” presente in “Use Your Illusion I”, scomparso proprio il giorno prima dell’uscita di questo album.

The Innermost Journey To Your Outermost Mind” è composto da undici brani di scintillante sleaze rock’n’roll senza tempo e dalla giusta attitudine punk rock, ma non solo è un lavoro che non ha paura di osare mostrando le sue influenze funky e reggae ad ampio raggio che non stonano affatto, anzi lo rendono molto interessante e particolare. L’iniziale “Armageddon Together”, dal titolo quasi profetico visto i tempi in cui stiamo vivendo apre le danze in modo sinuoso con quel sound alla Stooges che entra subito in circolo, a cui segue la punk-oriented “Selling Me Shit” e che sfocia in un intramezzo di tipo dub-reggae a metà brano che lascia spiazzati ad un primo ascolto, ma che è funzionale nella dinamica del pezzo.

Fortunate One” è rock’n’roll all’ennesima potenza, una delle tracce più riuscite e trascinanti di questo platter dove troviamo Michael Monroe al sax che lascia la sua inconfondibile impronta, mentre “Rotten Roots” è più vicino alle sperimentazioni tra i generi proposte dai Clash, il tutto arricchito da uno spirito seventies rock che ne fa da base portante. Con l’abrasiva “Germinator” si ritorna sulla carreggiata del più deragliante e sregolato rock, irresistibile e letale al primo ascolto, a cui segue la bella ballata “Down At St. Joe’s” che tratta il tema dell’alcolismo e le conseguenze che può avere nella vita delle persone.

Nella parte finale di questo album colpisce l’intensità di “The Last Time” scelto a ragione come primo singolo, una miscela tra i migliori Stooges e Backyard Babies, pulsante e sleazy rock al punto giusto e anche la conclusiva e più positiva “Cancel The End Of The World” che vede alla chitarra solista l’ex Hanoi Rocks Costello Hautamaki. Ci troviamo al cospetto di un ottimo album di debutto dove Yaffa si mette completamente a nudo e riesce a far emergere in pieno tutte le sue influenze e anche a trovare nuove chiavi di lettura grazie alle sperimentazioni, mai invadenti, ma complementari. Un disco questo che farà la felicità sia degli amanti degli Hanoi Rocks e New York Dolls, ma anche di Clash e Stones, merito di una miscela frizzante ed esplosiva in un genere come questo che valica i trend e le mode.

 

Etichetta: Livewire/Cargo Records

Anno: 2021

Tracklist: 01. Armageddon Together 02. Selling Me Shit 03. Fortunate One 04. Rotten Roots 05. Germinator 06. Down At St. Joe’s 07. I Can’t Stand It 08. You Gimme Fever 09. The Last Time 10. Look Ahead 11. Cancel The End Of The World
Sito Web: https://www.facebook.com/profile.php?id=1066913542

eva.cociani

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Amo la musica a 360 gradi, non mi piace avere etichette addosso, le trovo limitanti e antiquate, prediligo lo street, il glam e anche il goth, ma non disdegno nulla basta che provochi emozioni. Ossessionata dalle serie tv, dalla fotografia, dai viaggi e dai live show mi identifico con il motto: “Live the life to the fullest”.

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