La produzione dei Martiria sta procedendo con l’incedere di un diesel visto che i primi album sono usciti dopo un discreto periodo di elaborazione mentre la storia recente del gruppo romano registra l’uscita del nuovo “Roma S.P.Q.R.” ad un solo anno dal precedente “On The Way Back” (in cui si riprendevano pezzi da vecchie demo).
La novità più importante legata alla nuova release è la sostituzione del carismatico singer Rick Anderson, più conosciuto come Damien King III (ora in forza nei riformati Warlord, band che gli regalò la sua fetta di fama e che va considerata la prima fonte di ispirazione per gli stessi Martiria) con l’italiano Federico “Freddy” (ufficialmente la sostituzione è avvenuta in quanto Rick, vivendo negli States, non permetteva alla band di avere una vita per quanto riguarda i live). Di certo il primo impatto, nell’ascoltare il nuovo singer, è alquanto singolare… infatti Anderson aveva interpretato profondamente e con un’abilità sopraffina le composizioni di Andy Menario (chitarra) e compagni. Comunque, dopo alcuni passaggi sullo stereo, riusciamo ad apprezzare anche la prova del nuovo frontman che fa proprio lo stile dei Martiria donandoci una variazione inaspettata ma gradevole.
Ciò che non cambia affatto e che si riconferma con convinzione anche maggiore rispetto alle ultime release è la qualità dei Martiria quali compositori. Il sound epico, oscuro ed elegante dei nostri trova nuova linfa nelle composizioni di “Roma S.P.Q.R.”, concept album dedicato alla storia/gloria di Roma. Come sempre le liriche, profonde e mai banali, sono scritte da un membro esterno al gruppo ma quanto mai fondamentale, ossia Marco Capelli, paroliere che molte band strapperebbero volentieri al combo capitolino.
Si passa quindi, tanto per citarne alcuni capitoli del concept, dalla storia di Romolo e Remo (“Tale of Two Brothers”) all’epopea delle guerre puniche (“Hannibal (Sons of Africa)”), dall’assassinio di Cesare (“Ides of March”) al racconto della prima rivolta di schiavi della storia (“Spartacus”).
I brani sono quasi tutti convincenti ma ci sentiamo di sottolineare l’energia convincente del mid-up tempo di “The Northern Edge” (la song più tosta, in cui convince particolarmente il relativamente nuovo drummer Umberto Spiniello, da due anni nel gruppo) o il costrutto inedito per i Martiria di “Byzantium”, brano colmo di raffinatezze melodiche che lasciano spazio alla fantasia del bassista Federico “Derek” Maniscalco, il cui lavoro è sempre ben sottolineato e valorizato in quest’album. Atmosfere soffuse e lente (ottimo uso delle tastiere) sono poi presenti in “Ides of March”, ma supportate come sempre da una maestria che non cede un centimetro alla banalità; da sottolineare, in questo brano, la presenza di un mellifluo flauto suonato da Maria Luisa Donatiello. Il metal più sostenuto ritorna nel finale con l’arrembante “Spartacus” mentre il lato più epico e trionfale è ben espresso nell’elaborato brano dedicato al condottiero di Cartagine, ossia “Hannibal (Sons of Africa)”.
Concludiamo consigliando vivamente l’ascolto e l’acquisto di “Roma S.P.Q.R.”, nuovo album di una band che non smette mai di convincere.
Voto recensore 8 |
Etichetta: My Graveyard Productions Anno: 2012 Tracklist: 01. Nihil Aliud Quam Superstitione Sito Web: http://www.martiria.com/ |