Recensione: Reckless Love

Vi siete cotonati I capelli? Avete tirato fuori la vostra stola più fucsia e le vostre pantacalze più zebrate (o pitonate o leopardate)? Bene, allora siete perfettamente calati nella parte, e potete apprezzare pienamente il ritorno sulle scene di Olli Herman, ovvero H. Olliver Twisted, già noto al grande pubblico per avere cantato sul secondo disco dei celebratissimi Crashdiet. I Reckless Love in realtà esistono da diversi anni (inizialmente si chiamavano Reckless Life ed erano una cover band dei Guns And Roses), ma questa è la prima fatica discografica, eccezion fatta per un ep che uscì nel 2006.

Il divertimento all’insegna dell’hair metal più casinista è il biglietto da visita con cui si presenta il quartetto, che riprende, in parte anche nella copertina (per l’idea della suddivisione in quattro parti, una per ogni membro del gruppo), lo stile dei Poison e di colleghi altrettanto illustri come Motley Crue, Def Leppard e Kiss. Nella prima parte dell’album si concentrano i brani più trascinanti, dove è normale scherzare col fuoco e avere a che fare con una love machine, fatti di interessanti assoli di chitarra, di cori a profusione, di ritmi vivaci e accattivanti. Non a caso, due dei tre singoli finora estratti dall’album, ovvero ‘Beautiful Bomb’ e ‘Back To Paradise’ corrispondono a questi criteri. Nel finale, Olli Herman sembra volerci invece mostrare un altro aspetto di sé, meno fracassone e un po’ più intimista, maggiormente legato, a livello musicale, all’hard rock melodico, sensuale e suadente, soprattutto in ‘Sex’.

La Scandinavia è in questo momento all’apice dell’importanza per quanto riguarda la produzione hard rock, glam e sleaze, e i Reckless Love partono avvantaggiati già per questo. Bisogna però sottolineare come non tutte le uscite di quest’anno si pongano a questo livello (basti pensare alla mediocre prova rilasciata dagli stessi Crashdiet con “Generation Wild”), per cui, a parte alcuni risultati davvero difficili da eguagliare (chi ha detto Crazy Lixx?), quest’album va considerato come uno dei migliori dell’anno in corso per il genere proposto. Se ancora qualcuno fosse scettico, i Reckless Love suoneranno a bordo di una barca che percorrerà la laguna veneziana il prossimo 28 agosto: provare per credere.

Anna Minguzzi

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E' mancina e proviene da una famiglia a maggioranza di mancini. Ha scritto le sue prime recensioni a dodici anni durante un interminabile viaggio in treno e da allora non ha quasi mai smesso. Quando non scrive o non fa fotografie legge, va al cinema, canta, va in bicicletta, guarda telefilm, mangia Pringles, beve the e di tanto in tanto dorme. Adora i Dream Theater, anche se a volte ne parla male.

1 Comment Unisciti alla conversazione →


  1. Giulio B

    Gran bel deuttto, escludendo a priori la banalissima copertina. Glam anni 80/90 allo stato puro. Segnalo le 3 canzoni centrali (05.Beautiful Bomb 06.Romance 07.Sex) come preferite. Voto 7

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