Gli americani Wolvserpent tornano sul mercato discografico con “Aporia:Kāla:Ananta”, una release licenziata come Ep e contenente una sola traccia della durata di circa 40 minuti. Il mini album, rivolto a una ben specifica nicchia di pubblico, prosegue in quel territorio sperimentale seguito dal two-piece dell’Idaho che si muove sui territori del drone e del funeral doom metal contaminandolo con interessanti soluzioni trasversali.
Come dicevamo Brittany McConnel (violino e batteria) e Blacke Green (chitarra, voce), propongono una sola canzone che dà il titolo all’opera, traccia a sua volta divisa in ulteriori movimenti ciascuno dei quali è legato al successivo. L’apertura è affidata a scenari dronici di musica ambient quieti e soffusi accompagnati dal violino, che ancora pacato, tesse una dolce melodia.
Il brano vero e proprio è introdotto dalle percussioni, presto i ritmi velocizzano e si fanno movimentati, il violino trilla ed entra un growl cavernoso. Proseguendo l’intensità cresce ed anche l’opus drammatico, con le distorsioni della chitarra e gli scenari dronici che diventano sempre più cupi e disturbanti. Il ritmo rallenta e si entra nei territori spaventosi e lisergici del funeral doom, mentre il growl si rende gutturale ed aggressivo.
Finale elettrico e nervoso, con la chitarra che si fa sempre più distorta, mentre il violio trilla come impazzito, in una totale anarchia sonora. “Aporia:Kāla:Ananta” è dunque un platter che incontrerà i favori di una specifica fascia di pubblico nei cui ascolti abituali potrebbero rientrare acts come Sunn O))), Earth e Nadja. Sperimentazione affascinante che elude ogni logica commerciale.
Voto recensore S.V. |
Etichetta: Relapse Records Anno: 2016 Tracklist: 01. Aporia:Kāla:Ananta Sito Web: http://wolvserpent.com/ |