Era difficile ripetersi dopo un album come ‘The Focusing Blur’, ma Vintersorg non ha avuto difficoltà a superare l’ostacolo. ‘Solens Rotter’, la nuova creatura del front-man di Borknagar e Otyg rinuncia ormai del tutto alle sonorità prossime al black metal (sono presenti solo alcune sfumature in screaming vocals) per abbracciare in toto un sound, chiamiamolo folk, chiamiamolo d’avanguardia, sempre più difficile da etichettare, nel quale convivono in perfetta armonia atmosfere che arrivano dai panorami musicali più disparati.
Incide forse la presenza nella line-up di Lars Nedland dei Solefald, che si occupa dei cori e delle parti di organo hammond, capaci di donare ai brani un tocco seventies che si avverte per tutto l’ascolto. Tracce di flauto, chitarre acustiche e divagazioni psichedeliche, fanno inoltre pensare che i Led Zeppelin e i Jethro Tull abbiano lasciato il segno in modo ancora più incisivo che in passato, dandoci la netta impressione che questa convivenza tra progressive, hard rock e il freddo metal nordeuropeo possa donare risultati assolutamente straordinari.
Questa volta la sezione ritmica non è composta da Asgeir Mickelson e Steve DiGiorgio, ma il lavoro svolto dai meno noti Benny Hagglund (batteria) e Johan Lindgren (basso) è comunque ottimo. I loro stacchi segnano l’andamento dei brani, che vivono di continui cambi di tempo, intromissioni acustiche e sferzate folk di ipnotica bellezza.
E il bello è che tutta questa grandiosità non risulta mai indigeribile: l’ascolto scorre in modo liscio mentre l’inconfondibile voce di Vintersorg tesse le fila di un nuovo capolavoro, a tutti gli effetti un trait d’union tra i Green Carnation e gli stessi Borknagar. Per chi ama la musica, la grande musica.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Napalm Rcs. / Audioglobe Anno: 2007 Tracklist: 01. Döpt I En Jökelsjö 02. Perfektionisten 03. Spirar Och Gror 04. Kosmosaik 05. Idétemplet 06. Naturens Mystar 07. Att Bygga En Ruin 08. Strålar 09. Från Materia Till Ande 10. Vad Aftonvindens Andning Viskar |