I J.D. Overdrive (e, no, J.D. non sta per John Dorian, ma per un ben più coerente Jack Daniels, acronimato per evitare problemi legali), band polacca di southern metal, tornano sulle scene con questa seconda release.

“Fortune Favors The Brave” arriva a noi dopo due anni dall’uscita di “Sex, Whiskey & Southern Blood” ed è subito una mazzata. Quasi subito, in effetti, perché “Bad Karma”, l’intro del disco, annuncia radiofonicamente che stanno per arrivare guai.

E, infatti, già dalle prime note di “Born To Destroy”, veniamo catapultati in un mondo distante mille miglia dalla loro nativa Polonia, per finire sulle rive fangose delle paludi della Louisiana. E’ chiaro, sin da subito, che i massimi ispiratori del quartetto sono, abbastanza scontatamente, i Pantera, da cui attingono a mani basse stile, soluzioni e anche suoni.

Ma, per fortuna, non è tutto qua, anzi. In “Beware The Boozehound”, ad esempio, spunta un Hammond dal flavour settantiano, la voce si fa più pulita (ma non meno gridazzara, sia chiaro) e la direzione della canzone si discosta almeno un po’ dagli stilemi southern/sludge, a dimostrazione che i quattro polacchi hanno più di un asso, nella loro manica.

E, anche se il resto del disco attinge dalle carriere di altri mostri sacri (Down e Black Label Society, su tutti), il risultato rimane piacevole e godibilissimo. Basta ascoltare la lunga e paludosa “Shadow Of The Beast”, la veloce e sopracitata “Born To Destroy” o la conclusiva e aggressivamente cadenzata “Hope For The Best, Prepare For The Worst”, per averne conferma.

In definitiva, questo “Fortune Favors The Brave” è un album maturo, coerente e, a tratti, davvero sorprendente, grazie all’imprevedibile range vocale del frontman “Susel” Kaluza, alla compattezza e potenza della sezione ritmica, senza dimenticare i riff vorticosi e gli ispirati assoli del chitarrista “Stempel” Stemplowski.