Sebbene gli Antropomorphia siano una band in attività sin dal 1989, questo “Sermon Ov Wrath” rappresenta il quarto lavoro sulla grande distanza per il gruppo olandese che, dopo aver firmato un contratto discografico con Metal Blade Records, stanno vivendo una seconda giovinezza, sfornando prove che vanno a rinsaldare il loro status di band culto.
Un’avvenenti donna mostra la testa decapitata di un Cristo, in un rito cruento e denso di significati. L’ennesima copertina dai contenuti forti, volta a scioccare l’ascoltatore, a dare degli Antropomorphia un’idea decadente e iconoclasta, che attinge a piene mani dall’immaginario Death Metal. Di questo filone musicale, infatti, i Nostri sono fieri paladini, con un suono debitore più della scuola degli anni ’80 che non della decade successiva. A queste sonorità più aggressive vanno aggiunte soluzioni ereditate dal Doom, che sovente portano gli olandese a rallentare la loro furia esecutiva, prediligendo un approccio emozionale in cui le chitarre concorrono a creare un atmosfera claustrofobica.
Rispetto al precedente “Rites Ov Perversion” [questa la nostra recensione] non dobbiamo segnalare particolari novità sotto l’aspetto del songwriting, restando i nostri legati alle proprie radici Death, e lasciando che la vena più decadente emerga spesso, a creare un gioco modellato sulla dissonanze di grande impatto. Tocca alla title-track aprire le danze, e mettere subito in chiare le cose: questo sono gli Antropomorphia, e ieri come oggi, questa è la loro dimensione. Riff potenti, cantato growl, rallentamenti e ripartenze, in un amalgama dalle forti tinte drammatiche. “Suspiria De Prufundis” è un brano terremotante, bilanciato dall’oscuro taglio della successiva “Murmur ov the Dead“. Dopo la strumentale “Ad Me Venite Mortui” inizia una sezione centrale caratterizzata da sonorità più Doom, con brani quali “Crown Ov The Dead” e “Sinful Rapture“.
“Within Her Pale Tomb ov Putrid Lust” apre il trittico finale, quintessenza della poetica degli Antropomorphia. In questi tre brani troviamo racchiusi tutti i momenti più significativi di questa band, in un saliscendi di colori e tonalità che riescono a confermare i Nostri tra le band di culto più in forma in questo periodo. I limiti in fase di composizione, che portano gli Antropomorphia a presentare una forma canzone giù utilizzata, vengono bilanciati da netti miglioramenti sotto l’aspetto della produzione e di pulizia del suono, volto a esaltare un prova maiuscola.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Metal Blade Anno: 2017 Tracklist: 01. Sermon ov Wrath 02. Suspiria de Profundis 03. Murmur ov the Dead 04. Ad Me Venite Mortui 05. Crown ov the Dead 06. Sinful Rapture 07. Within Her Pale Tomb ov Putrid Lust 08. The Blistering Splendour ov Darkness 09. In Bestial Decadence Sito Web: https://www.facebook.com/AntropomorphiA/ |