Sevendust – Recensione: Time Travelers & Bonfires

A distanza di un anno da “Black Out The Sun” i Sevendust ritornano in chiave acustica con “Time Travelers & Bonfires”, album che racchiude inediti e vecchi successi rivisitati per l’occasione.

La chiave classica è impronta fondamentale di questo LP da cui è stata estratta “Black”, canzone nota nella storia poiché già presente in “Sevendust”, album di debutto risalente all’ormai lontano 1997. Le differenze tra versione originale e acustica sono evidenti, ma nessuna toglie nulla all’altra. Ripercorrendo la lunga carriera della band troviamo altri pezzi di successo quali “Denial” e “Crucified”, anch’esse risalenti a più di una decade fa, ma non vengono disdegnati anche alcuni inediti come “Come Down” e “Tha Wait”, a mio parere le più espressive di tutto il lotto. Che i Sevendust si prestassero ad una rilettura acustica non è un mistero, infatti già con “Southside Double-Wide: Acoustic Live”, fatica pubblicata nel 2004, ne è un esempio ma ciò che maggiormente incuriosisce è l’idea di voler cambiare, anche se non in toto, un passato già scritto. Le dodici tracce che compongono l’album sono ben registrate e, all’interno di una playlist varia, risultano indubbiamente piacevoli e rilassanti, cosa che non risulterebbe tale se ascoltata una in fila all’altra. I Sevendust hanno classe da vendere, sono un band tecnicamente e musicalmente avanzata, e Lajon Whitherspoon possiede una delle migliori voci in circolazione, ma ciò che spesso risulta assente è quella grinta in grado di dare quel quid in più a tutto l’insieme. Dare un giudizio definitivo su “Time Travelers & Bonfires” è davvero complicato, perché se da un lato abbiamo un band completa, dall’altro abbiamo un prodotto che in alcuni punti risulta pesante e ridondante. Dare un giudizio definitivo su “Time Travelers & Bonfires” è davvero complicato, perché se da un lato abbiamo un band completa, dall’altro abbiamo un prodotto che in alcuni punti risulta pesante e ridondante; noi della redazione non vogliamo bocciare questo lavoro, ma non possiamo nemmeno consigliarvi l’ascolto, in quanto questo esperimento, se così possiamo chiamarlo, è sì curioso, un’esplorazione di sonorità che andrebbe meglio ricercata e che se studiata in maniera più esaustiva, siamo certi possa regalare risultati migliori e più convincenti.

Voto recensore
6,5
Etichetta: Asylum, 7Bros. Records, ADA Label Services

Anno: 2014

Tracklist:

01. Come Down

02. Under It All

03. The Wait

04. Upbeat Sugar

05. One Life

06. Bonfire

07. Gone

08. Denial

09. Trust

10. Crucified

11.Karma

12. Black


Sito Web: www.sevendust.com

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