The New Roses – Recensione: Sweet Poison

A distanza di tre anni dal valido “Nothing But Wild” tornano a farsi sentire i The New Roses con il nuovo lavoro, intitolato “Sweet Poison”, uscito tramite Napalm Records. La band in questo lasso di tempo è stata in tour con artisti di fama mondiale come Scorpions, Saxon, Accept e Tremonti ed è riuscita a consolidare la propria fan base soprattutto in Germania, la loro terra d’origine, dove il precedente lavoro è arrivato in classifica nella top ten. Musicalmente parlando, ci troviamo davanti a una band che ama visceralmente l’hard rock robusto ad alto tasso energetico e che, sebbene anagraficamente provenga da Wiesbaden, ha il sound e il cuore che pulsano oltre oceano e tutto questo trova riscontro in queste undici composizioni che non lasciano affatto indifferenti. Infatti sin dall’inizio, con l’anthemica opener “My Kinda Crazy”, veniamo travolti da una cascata di energia irrefrenabile dove ci si ritrova a cantare il ritornello senza fare il minimo sforzo e con la mente ci stiamo già scatenando a uno dei loro live.

Si continua su queste coordinate anche con la più ruffiana “Playing With Fire”, una composizione che ironizza sul fatto che giocando con il fuoco non riusciranno a compiere ventotto anni, ma pericolosamente potrebbero far parte del club 27, a cui segue la Bon Joviana (dei bei tempi) “All I Ever Needed”, una ballad dal gusto più tradizionale e molto eighties oriented che ci conduce alla successiva “Usual Suspects”, che pone un azzeccato e rifinito assolo di chitarra in apertura per poi svilupparsi in un brano molto travolgente e che conquista al primo ascolto. L’apice si raggiunge con “Warpaint”, caratterizzata dall’ipnotico incedere iniziale del sound, che poi si irrobustisce e allo stesso tempo diventa torbido e conturbante consolidandosi ancora di più grazie alla prestazione dello scatenato Timmy Rough che, con la sua timbrica ruvida e potente, definisce la fisionomia del pezzo. “Dead Of The Night” è caratterizzata da una ritmica più cupa e bluesy nella parte iniziale che poi esplode nel fragoroso e letale ritornello che non lascia alcun scampo, sicuramente è un altro dei brani più riusciti di questo dischetto, mentre la successiva  ballata acustica “True Love”  mette in evidenza l’abilità vocale del bravo cantante.

Si continua con la sbarazzina e più melodica “Time For Everything”, mentre la sleazy “Sweet Gloria” è un riuscito incrocio tra i primi Cinderella e i Quireboys d’annata, in cui si  respira l’odore acre del whiskey da tre soldi sparso sul pavimento di un fumoso saloon americano. In chiusura troviamo la terremotante ed irriverente “The Lion In You”, che continua a spingere l’acceleratore al massimo, mentre la più rilassata “The Veins Of This Town” chiude un disco dannatamente riuscito e che riesce ad attualizzare un sound, quello degli anni ottanta venandolo di una ventata di freschezza e modernità, pur restando fedele alle sue fondamentali origini. I The New Roses hanno fatto centro ancora una volta con questo “Sweet Poison”, sfornando un album senza alcun filler che va ascoltato tutto di getto e al massimo volume. Se qualcuno pensa che questo genere sia finito si ricrederà immediatamente dopo un primo ascolto.

Etichetta: Napalm Records

Anno: 2022

Tracklist: 01. My Kinda Crazy 02. Playing with Fire 03. All I Ever Needed 04. Usual Suspects 05. Warpaint 06. Dead Of Night 07. True Love 08. Time For Everything 09. Sweet Gloria 10. The Lion In You 11. The Veins Of This Town
Sito Web: https://thenewroses.com/

eva.cociani

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Amo la musica a 360 gradi, non mi piace avere etichette addosso, le trovo limitanti e antiquate, prediligo lo street, il glam e anche il goth, ma non disdegno nulla basta che provochi emozioni. Ossessionata dalle serie tv, dalla fotografia, dai viaggi e dai live show mi identifico con il motto: “Live the life to the fullest”.

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