Tutti sappiamo che l’amore per le sonorità degli anni settanta, e in particolare dei Led Zeppelin, sono le basi portanti che caratterizzano la musica del giovane combo dei Greta Van Fleet. Accusati da più parti di essere dei meri cloni della sopra citata band, i nostri nel corso della loro carriera sono riusciti pian piano a scrollarsi di dosso quel pesante fardello, pur rimanendo presente nel loro sound, ma riuscendo a trovare una propria identità, soprattutto con il precedente lavoro “The Battle At Garden’s Gate”, in cui la band ha sperimentato con gli arrangiamenti e con l’uso dei sintetizzatori e del pianoforte rendendo la loro proposta più accattivante. Sicuramente sarà difficile far cambiare idea ai detrattori, ma con questo nuovo lavoro la band sconfina anche nei territori del prog rock e dello stoner, senza dimenticare l’amore per il blues sporco e ruggente che arricchisce gran parte delle composizioni qui presenti.
L’album prende vita con “Fate Of The Faithful”, caratterizzata dalla voce echeggiante di Josh che sostiene un pezzo dall’andamento blues, che poi sfocia in un potente e ipnotico ritornello che si imprime subito nella mente dell’ascoltatore. Il secondo pezzo, “Waited All Your Life”, è una composizione quasi acustica, ma che ha multipli attacchi e partenze con la continua e incalzante ugola del bravo Kiszka, che riesce a modularsi alla perfezione anche sui vari repentini cambi di tempo, rimanendo sempre credibile intenso e potente. I brani successivi, “The Falling Sky” e “Sacred The Thread”, sono due dei quattro singoli che abbiamo avuto modo di sentire già in precedenza, il primo dalle spiccate sonorità rétrò che catturano l’essenza della band, mentre il secondo più bluesy-oriented e dal sound quasi mistico ed evocativo.
“Runaway Blues” è una scheggia impazzita della durata di meno di due minuti dove la band preme il piede sull’acceleratore in una jam senza freni e piena di divertimento, mentre in “The Indigo Streak” emergono prepotenti tutte le loro influenze degli anni settanta dal retrogusto psichedelico, seguita dalla più sognante “Frozen Light” e da “The Archer”, dove si fanno predominanti i suoni liquidi e dilatati delle atmosfere desertiche vicine allo stoner. “Meeting The Master”, scelto come primo singolo tratto da questo nuovo lavoro, è una splendida e delicata ballata contraddistinta da una melodia intrigante e dalla voce sognante del bravo cantante che conquista e ci porta in un viaggio senza tempo e spazio. A chiudere l’album troviamo “Farewell For Now”, che congeda la band del Michigan nel migliore dei modi. Sicuramente in questo “Starcatcher” non troveremo innovazione e chissà quali tipi di sperimentazioni, ma dieci tracce che trasudano passione e amore per un genere da molti ritenuto obsoleto e non al passo con i tempi, ma che a conti fatti sa ancora accendere l’animo degli appassionati e che vede nei Greta Van Fleet dei degni eredi. Per ora questo ci basta, poi sarà il tempo a decretarne la loro effettiva bontà.

Etichetta: Lava Records/Universal Music Anno: 2023 Tracklist: 01. Fate Of The Faithful 02. Waited All Your Life 03. The Falling Sky 04. Sacred The Thread 05. Runway Blues 06. The Indigo Streak 07. Frozen Light 08. The Archer 09. Meeting The Master 10. Farewell For Now Sito Web: https://gretavanfleet.com |