Care Of Night – Recensione: Reconnected

I Care Of Night spiccano il volo con questo terzo album: “Reconnected” conferma e perfeziona la proposta musicale del combo scandinavo, ovvero AOR costruito sullo sfondo delle tastiere celestiali suonate da Victor Berg, immediato e pieno di passione, a tratti forse naif ma decisamente contagioso. Un susseguirsi di pezzi memorabili, interpretati con grande trasporto emotivo dal cantante Calle Schönberg, che sembrano arrivati da un’altra epoca ma non per questo lasciano meno il segno.

“Tonight”, secondo singolo estratto da “Reconnected”, è semplicemente strepitosa nel suo citare, più o meno esplicitamente, la leggendaria “Desperate Dreams” dei Survivor, riferimento che compare a più riprese anche in altri episodi dell’album. Dal malinconico romanticismo del mid-tempo “No One Saves The World Alone” passando per l’agile urgenza di “Melanie”, i Care Of Night toccano l’apice dal punto di vista emotivo nelle intense ballad “Half Of My Heart” e “You’ve Been Right Here All Along”, nonché nell’entusiasmante crescendo di “End Of A Chapter”, le tastiere a gonfiare l’impatto di brani che in altri tempi sarebbero stati in testa alle classifiche. Benissimo pure la direttissima “Wrong”, anch’essa con sonorità che richiamano decisamente il maestoso incedere tipico dei Survivor misto a quella vena di malinconia propria delle band scandinave, Europe in primis. Ma è tutto “Reconnected” a conquistare, lasciando l’ascoltatore senza fiato.

Un album semplicemente spettacolare, sicuro podio tra le uscite AOR del 2023.

Etichetta: Frontiers Music

Anno: 2023

Tracklist: 01. Street Runner 02. Tonight 03. Caught Feelings 04. No One Saves The World Alone 05. Melanie 06. Half Of My Heart 07. Follow Through 08. Wrong 09. End Of A Chapter 10. Stay With Me 11. You’ve Been Right Here All Along
Sito Web: https://www.facebook.com/careofnight/

giovanni.barbo

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Appassionato di cinema americano indipendente e narrativa americana postmoderna, tra un film dei fratelli Coen e un libro di D.F.Wallace ama perdersi nelle melodie zuccherose di AOR, pomp rock, WestCoast e dintorni. Con qualche gustosa divagazione.

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