Imprevedibile, evocativo, sorprendente, psichedelico, dalle mille sfaccettature: questo è in poche parole “Once More ‘Round The Sun”, sesto album in carriera per i Mastodon. Il quartetto della Georgia, universalmente riconosciuto come una delle migliori realtà emerse in ambito metal negli anni 2000, cambia pelle ancora una volta e ci stupisce di nuovo. Senza lasciarci punti di riferimento, rendendo inutile ogni confronto col passato, la band americana ci regala col suo ultimo disco il tipico piacere che deriva dalla sorpresa, dal lasciarsi andare e farsi trasportare senza sapere dove si verrà condotti. Fin dalla coloratissima copertina è evidente che le 11 tracce del platter rappresentano un caleidoscopio di emozioni, mondi particolari e diversi tra loro che aspettano solo di essere esplorati.
La opener “Tread Lightly” opta per un inizio acustico dal sapore un po’ country e un po’ orientale, per poi crescere subito in tensione e potenza assumendo ben presto la forma di un pezzo aspro e duro, ma improvvisamente melodico ed emozionante nel suo coinvolgente refrain. Altrettanto melodica è “The Motherload”, la canzone che mai ti aspetteresti dai Mastodon: un brano di puro hard rock diretto e immediato, di quelli dannatamente efficaci il cui ritornello ti si pianta in testa fin dal primo ascolto per non uscirne più. “High Road” parte mostrandoci il lato più oscuro e soffocante della band, ma nel giro di poco tempo rimescola le carte in tavola aprendosi prima in un chorus, quindi in un assolo di chitarra solari e ariosi. Segue la breve title track, che in tre minuti scarsi riesce a condensare attitudine punk, tendenze psichedeliche e un impianto prog. “Chimes At Midnight” è invece una traccia più misteriosa ed angosciante, cupa dall’inizio alla fine, mentre “Asleep In The Deep” emerge per il suo particolare lavoro di chitarre e le sue atmosfere rarefatte.
“Feast Your Eyes” ci dimostra come il combo georgiano sia ancora perfettamente in grado di pestare duro e pesante all’occorrenza; la successiva “Aunt Lisa” attinge poi dal filone più progressivo, schizofrenico e suggestivo della tradizione della band. “Ember City” è di nuovo una canzone oscura e potente, che non rinuncia però ad emozionarci con un refrain tanto improvviso quanto immediato e con un riff e dei solos diretti e riuscitissimi. Si prosegue a questo punto con la tanto sperimentale quanto scatenata “Halloween” e si chiude con “Diamond In The Witch House”, imponente, maestosa e solenne suite southern-sludge, degno sigillo per un album intenso e davvero senza punti deboli.
Come si diceva nell’introduzione, confrontare “Once More ‘Round The Sun” con i precedenti capitoli della band sarebbe inutile. Se proprio si vuole trovare una qualche similitudine col passato, potremmo dire che la sublime sorpresa fattaci provare dalla release in questione è la stessa che abbiamo sperimentato ai tempi di “Crack The Skye”, disco che rappresenta tuttora un inarrivabile capolavoro. I Mastodon si confermano insomma un gruppo incapace di restare fermo, sempre desideroso di percorrere nuove strade e di ripresentarsi ai propri ascoltatori con qualcosa di fresco e originale. Il risultato di questa ricerca è ancora una volta eccellente, tanto che verrebbe da chiedersi: ma questa multiforme creatura targata Atlanta quando la finirà di stupirci? La risposta è scontata: speriamo mai!
Voto recensore 9 |
Etichetta: Reprise Records Anno: 2014 Tracklist: 01. Tread Lightly Sito Web: http://www.mastodonrocks.com |
questo 9, gli aborym 7… mah!!!
gli abor….scherziamo o cosa .???…ancora?? once more album da 9…chiacchiere a zero
(in reply to Jonathan Osterman)