Recensione: Running With The Devil – Gli anni selvaggi dei Van Halen

Molti pensano che essere il manager di una delle band più famose al mondo sia una esperienza facile, una passeggiata, un divertimento continuo e assoluto, fatto di mille avventure condite dal trittico sex, drugs and rock’n’roll e in parte è anche questo. Molti non sanno che dietro all’enorme carrozzone itinerante si ha a che fare con i mille problemi e imprevisti che possono capitare in tour, oltre a dover fare da paciere tra le varie primedonne della formazione in questione  e cercare di mantenere degli equilibri, alle volte molto precari, per il bene comune di tutti. In questo libro scritto da Noel E. Monk, aiutato dallo scrittore Joe Layden, si va ad analizzare in modo approfondito e senza nessuna censura il periodo in cui si è trovato a fare da manager al gruppo capitanato da David Lee Roth, a partire dagli inizi fino allo scioglimento della band, e il suo licenziamento. Un periodo lungo sette anni, che ha portato Monk a essere prima il tour manager e poi il manager effettivo fino al 1985.

Monk in precedenza era noto per aver lavorato con artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, i Rolling Stones e anche al famigerato tour dei Sex Pistols negli Stati Uniti, quindi inizialmente pensava di riuscire a gestire il lavoro con questi quattro ragazzi. In realtà si sbagliava di grosso perché, con l’aumento della fama e del successo, sono esponenzialmente incrementati anche i problemi personali tra i vari componenti, alimentati dal consumo sempre più fuori controllo di droghe e alcolici. Il libro racconta le ragioni dell’uscita di David Lee Roth dalla band dopo l’incredibile successo di “1984”, della sua mania di protagonismo e controllo sempre più pressanti e ingestibili, fino a quando decide di far uscire un Ep solista, “Crazy From The Heat”, che diventa la goccia che fa traboccare il vaso e causa l’inevitabile split.

Va detto però che si analizznoa in modo molto approfondito anche le fragilità dei componenti della band e se David è il personaggio più controverso, è anche quello più sveglio e scaltro, interessato anche all’aspetto finanziario e manageriale, mentre Eddie è più sensibile ed ingenuo ed è succube del fratello e delle sue decisioni. Sicuramente Al ha sempre sofferto e patito il fatto di essere messo in ombra rispetto a Eddie, ma dal racconto prevale la sua natura cinica e arrivista, alimentata dal suo alcolismo, tanto che fa firmare a Michael, il bassista, un contratto in cui rinuncia a tutti i suoi diritti d’autore a effetto retroattivo, che comprendono anche l’album “1984”, per relegarlo a essere semplicemente uno stipendiato della band. Nel libro si da molto spazio anche alle storie di eccessi, di sesso e droga, di risse con i bagarini e nottate in gattabuia, storie che rendono questa lettura assolutamente irresistibile e mantengono sempre alta l’attenzione.

L’autore racconta moltissimo di sé e del suo ruolo, che in molti casi ha travalicato quello del semplice manager, mentore, diventando anche consigliere in situazioni per cui non era certo richiesto il suo intervento, soprattutto quando si aveva a che fare con situazioni strettamente personali del gruppo e delle loro relazioni con le loro compagne. Il libro si conclude con la parte più amara, che consiste nel benservito a Monk da parte di Alex e della presa di coscienza dell’autore che né Eddie e né David avrebbero mosso un dito per contrastare le volontà del batterista. Pur se l’autore successivamente, facendo causa alla band, è riuscito a recuperare una piccola parte del dovuto, per molti anni non ha potuto pubblicare un libro o produrre un film relativo ai suoi sette anni da manager, finchè è subentrata la prescrizione e ora ci troviamo tra le mani questo spaccato crudo e avvincente di quel periodo.

Questo volume, edito da Il Castello Editore nella collana Chinaski Edizioni, è una lettura avvincente e coinvolgente, che racconta il dietro le quinte di una delle band più rappresentative degli anni ottanta in ambito hard and heavy e analizza nel dettaglio sia l’aspetto umano dei musicisti coinvolti che quello prettamente musicale. Una lettura davvero consigliata, che vi farà scoprire tantissimi particolari e curiosità inedite.

Etichetta: Il Castello/Chinaski Edizioni

Anno: 2022


eva.cociani

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Amo la musica a 360 gradi, non mi piace avere etichette addosso, le trovo limitanti e antiquate, prediligo lo street, il glam e anche il goth, ma non disdegno nulla basta che provochi emozioni. Ossessionata dalle serie tv, dalla fotografia, dai viaggi e dai live show mi identifico con il motto: “Live the life to the fullest”.

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