Sono già trascorsi cinque anni dallo scioglimento degli Him, scioglimento sigillato con l’ultimo concerto tenuto a Helsinki al Tavastia Klubi a capodanno del 2017. Come molti si aspettavano e speravano Ville Valo, il frontman della band è ritornato sulle scene con la pubblicazione del suo primo album solista intitolato “Neon Noir”, uscito con il monicker VV (le iniziali del suo nome e cognome). Dopo aver collaborato con gli Agents il bel tenebroso finlandese, a sorpresa, in piena pandemia ha rilasciato un Ep di tre pezzi inediti intitolato “Gothica Fennica Vol 1”, brani che sono stati inclusi anche in questo lavoro. Un lavoro minuzioso e che vede Valo alle prese con tutti gli strumenti e che gli ha dato una libertà artistica totale. Se da una parte questo gli ha concesso la possibilità di sperimentare a suo piacimento, dall’altra si sente la mancanza di una band vera e propria e di una maggiore padronanza degli strumenti stessi.
Per quanto riguarda le coordinate stilistiche del sound di “Neon Noir” ci troviamo al cospetto di dodici composizioni che non distano tantissimo dalle ultime produzioni degli HiM, quelli più dolci caratterizzati da atmosfere romantiche e malinconiche. Ma essendo questo un album solista e come giusto che sia Valo attinge anche dalle sue influenze del passato di band come i Depeche Mode, i Black Sabbath e dalla musica degli anni ottanta, infatti l’album è stato descritto dal cantante “come una maratona di mascara tra Robert Smith e Ozzy, con un pizzico di speranza” e questa definizione calza proprio a pennello. L’album prende vita con “Echolocate Your Love” , uno dei singoli rilasciati prima della pubblicazione dell’album e che rimane subito impresso grazie alle sua melodia molto orecchiabile e ariosa a cui segue “Run Away From The Sun” dove la voce seducente di sua maestà infernale flirta con le atmosfere del pop degli anni ottanta. Si continua con la trascinante title track e la più dolce e malinconica “Loveletting”, mentre “The Foreverlost” è una canzone d’amore ad alto volume in cui si descrive la danza provocatoria tra due anime stanche del mondo e viene esplicitata in un suono più pieno e deciso in cui si aggiungono venature electro-oriented che non stonano affatto.
Interlocutoria la successiva “Baby Lacrimarium”, mentre con l’incalzante “Salute The Sanguine” prepotenti sono i riferimenti al sound della band madre e finalmente si percepiscono le chitarre in modo più deciso e anche tutto il sound è pieno e meno ovattato. Si rallenta il ritmo con l’intensa “In Trenodia” dove la bella voce di Valo accarezza gli animi degli ascoltatori, invece “Heart Of Ghost” non sortisce lo stesso effetto, ma fortunatamente “Saturnine Saturnalia”, l’apice compositivo del disco, alza notevolmente l’asticella con un brano caratterizzato da una ritmica doom ed ipnotizzante e che profuma dei vecchi Him che mancano un po’ a tutti noi. In chiusura la strumentale e sperimentale “Zener Solitaire” e lunga e ottantiana “Vertigo Eyes”.
In sostanza “Neon Noir” è una raccolta di brani tradizionalmente oscuri, ma profondamente romantici che troverà terreno fertile negli estimatori dell’ultimo corso degli Him, ma che lascerà un po’ l’amaro in bocca ai fan della prima ora (come la sottoscritta) che speravano in un album dalle sonorità più decise, probabilmente fuorviati dall’uscita dell’ep in cui si lasciava presagire ad una svolta in quel senso. Sostanzialmente all’album manca un po’ di mordente e seppure le composizioni siano piacevoli, rimane in bocca quel senso di incompiuto visto l’enorme potenziale presente nella stragrande maggioranza dei brani e questo è il limite più grande di questo platter.

Etichetta: Heartagram Records/UMG/Spinefarm Anno: 2023 Tracklist: 01. Echolocate Your Love 02. Run Away From The Sun 03. Neon Noir 04. Loveletting 05. The Foreverlost 06. Baby Lacrimarium 07. Salute The Sanguine 08. In Trenodia 09. Heartful Of Ghost 10. Saturnine Saturnalia 11. Zener Solitaire 12. Vertigo Eyes Sito Web: https://www.facebook.com/theheartagram |