Dietro al monicker degli Hollywood Vampires come è noto a tutti, si celano tre personaggi che non hanno bisogno di alcuna presentazione: Alice Cooper, Joe Perry e Johnny Depp affiancati dal chitarrista produttore e cantautore Tommy Henriksen e altri musicisti di grande caratura e prestigio che hanno fatto parte delle varie line-up della band. La formazione nata per puro divertimento e principalmente per suonare cover di artisti che li hanno influenzati nel corso della loro vita ha realizzato due album in studio, l’omonimo rilasciato nel 2015 e “Rise” datato 2019 in cui sono presenti un maggior numero di composizioni originali rispetto all’esordio. Ora ritroviamo questo super gruppo alle prese con un live registrato al mastodontico “Live In Rio” nel 2015 a poche settimane dal rilascio del debutto davanti ad una folla immensa di oltre cento mila persone e davvero calorosa.

Dopo l’intro e la presentazione con la voce fuori campo del compianto Christopher Lee, la band da fuoco alle polveri con la dirompente “Raise The Dead”, composizione originale dei vampiri di Hollywood e che live risulta d’impatto e davvero coinvolgente seguita da una versione altamente punkeggiante di “My Generation”, classico degli Who suonato con grinta e fervore seguita dalla beffarda “I Got A Line On You”, canzone degli Spirit energizzata a puntino dai nostri. Con la cover blueseggiante di “Cold Turkey” di John Lennon il gruppo ormai ha preso confidenza con il palco e risulta super affiatato e complice e lo dimostra anche nel successivo medley dedicato ai Doors dove eseguono in successione “Five To One” e “Break On Through” molto apprezzati dal pubblico che ormai è completamente conquistato dalla prestazione della band.

Dopo  una breve presentazione da parte di Cooper dei musicisti  che lo affiancano sul palco, incluso Duff McKagan, bassista dei Guns N’ Roses è la volta di un’altra cover d’eccezione, “Manic Depression” del mitico Jimi Hendrix seguita dalla trascinante esecuzione di “7 And 7 Is”, song composta da Arthur Lee, frontman dei Love e dove la band è davvero sugli scudi. Ma non c’è tempo per riposarsi che i nostri sciorinano un altro super classicone, quella “Whole Lotta Love” che dovrebbe essere insegnata ad oltranza sui banchi di scuola, pezzo intramontabile in cui Cooper è affiancato dalla grintosa voce di Lzzy Hale degli Halestorm e che mostra un’ottima interpretazione da parte di entrambi. Poi è la volta della sbarazzina e spavalda cover di “Jeepster” di Marc Bolan e dei suoi T.Rex dove Cooper è padrone assoluto della scena mentre subito dopo si ritorna ad omaggiare di nuovo gli Who con “I’m A Boy” e dove troviamo come ospiti Zak Starkey (figlio di Ringo Starr) e Andreas Kisser dei Sepultura. Non potevano però mancare  brani amatissimi del re dello shock rock come “School’s Out”, inframezzata nella parte finale da “Another Brick In The Wall” dei Pink Floyd  e “Billion Dollar Babies” con nuovamente Kisser alla chitarra ed entrambe  vengono eseguite con energia e vigore rispettando comunque le versioni originali.

In chiusura si omaggiano altri classici come “Train Kept A Rollin’” e “Brown Sugar” in un clima di festa assoluto, in cui il pubblico ormai è una cosa sola con la band e canta ogni singola nota esternando il suo entusiasmo. Sostanzialmente in questo “Live In Rio” viene celebrato in un omaggio senza tempo l’amore che questi musicisti hanno per delle  composizioni che sono diventate delle pietre miliari della musica e lo fanno divertendosi e facendo divertire l’ascoltatore e tutto questo traspare in modo spontaneo, senza nessuna forzatura per tutta la durata del live. E’ indubbio che questa uscita sia un valido biglietto da visita per chi ancora non ha avuto modo di vedere i nostri in azione e ne cattura la vera essenza quindi non fatevi scappare questo live e fatevi mordere dai vampiri di Hollywood!

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