John Garcia – Recensione: John Garcia

Il padrino dello stoner desertico, dopo aver suonato e collaborato con Kyuss, Slo Burn, Unida, Hermano, Vista Chino, Mondo Generator e Karma To Burn, decide alla (non proprio) veneranda età di 43 anni, di fare uscite il suo primo ed eponimo disco solista.

Forte della collaborazione di Danko Jones, Tom Brayton, Mark Diamond e del suo vecchio compagno ai Kyuss nonché veterano della scena, Nick Olivieri, John Garcia esplora ulteriormente quell’universo di distorsioni saturate ed atmosfere polverose che lui stesso ha contribuito a creare.

Le undici tracce qui contenute, infatti, racchiudono sì una fortissima componente stoner, ma con qualche sperimentazione orientata verso una matrice più “classica” (non spaventatevi, ma si parla di rock e blues, seppur in minuscola parte), pur sempre senza snaturare il suono e le timbriche riconoscibilissime del nostro cantante.

Pezzi come “5000 Miles”, l’opener “My Mind”, “His Bullet Energy”, la quasi introspettiva “Confusion” (solo voce e chitarra, rigorosamente e pesantemente distorta), il tripudio di wah dell’incalzante “Saddleback” e la più rilassata “The Blv” contribuiscono a far decollare l’album e farcelo arrivare compatto, potente e del tutto godibile. Inoltre, piccola chicca, la dolce, delicata nonché conclusiva “Her Bullet Energy”, vede come guest del tutto speciale, la chitarra di Robbie Krieger (e per chi non lo conosce, davvero, ragazzi, è il caso di documentarsi …), ad impreziosire un brano che già di suo risulta davvero un piccolo gioiello per intensità (questa volta emotiva) ed esecuzione.

Attenzione, però, perché “John Garcia” non è un capolavoro assoluto (ci è mancato veramente poco), ma la questione è che John è stato è tutt’ora e, probabilmente, sarà ancora un punto di riferimento per la scena desert/stoner rock. Qualcosa da dire ce l’ha sempre avuta e questo suo disco solista rappresenta, ancora una volta, un indicatore di strada da percorrere per tutti (indistintamente) i gruppi della scena.

Volenti o nolenti, prima o poi, i paragoni con questo o quest’altro lavoro di Garcia arriveranno e, inevitabilmente, si finirà a parlare di “John Garcia”, l’album, suo, solista, che riprende tutto ciò che il cantante americano ha disseminato nel corso degli anni (sia con i suoi act, sia ciò che è germogliato in altre entità), per riproporlo, ancora una volta, in una veste nuova ma non troppo diversa da sé stessa, e che riposiziona l’asticella, ancora una volta più in alto.

Voto recensore
7,5
Etichetta: Napalm Records

Anno: 2014

Tracklist:

01. My Mind

02. Rolling Stoned

03. Flower

04. The Blvd

05. 5000 Miles

06. Confusion

07. His Bullets Energy

08. Argleben

09. Saddleback

10. All These Walls

11. Her Bullets Energy


Sito Web: https://www.facebook.com/JohnGarciaOfficial

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