Dopo anni di concerti in lungo e in largo per la penisola, un demo e un EP autoprodotti, arriva finalmente per i Coffin Surfer il tanto agognato debutto su etichetta. Un esordio ufficiale più che meritato, aggiungiamo noi, dal momento che il loro EP “Emilian Raw Mania” mostra una maturità in termini di produzione e una personalità compositiva non indifferenti.
Come già evidente dal geniale titolo del disco, nonché dalla copertina che cita un mitico album degli 883, la band bolognese ha dalla sua una notevole sagacia e una raffinata ironia nello scrivere i testi. L’accoppiata introduttiva “Raw Bagna Mia” (altro titolo fantastico!) / “Emilian Raw Maniac”, ovvero la quasi title track del platter preceduta da un’intro tratta da un telegiornale, esorcizza la vicenda di Igor il Russo (alias Norbert Feher), criminale che terrorizzò le lande dove i nostri vivono e monopolizzò l’attenzione mediatica nazionale un paio d’anni or sono. Non possiamo poi fare a meno di apprezzare tracce brillanti e divertenti quali “Scumtrain”, “Medjugorje Moshpit” o “Gore By Porn”.
Musicalmente parlando, siamo invece al cospetto di un robusto, preciso e ben oliato grindcore che a tratti si tinge di thrash, altre volte di death. E’ così che sulla solidissima sezione ritmica ad opera di Raffa e Balbo si innestano con successo i ficcanti riff di Vale e il profondo growl di Pica.
Ci troviamo insomma davanti a un debutto coi fiocchi, intelligente e originale, ben suonato e prodotto in maniera professionale. I Coffin Surfer hanno tutte le carte in regola per dire la loro nel contesto del metal estremo (nazionale e non) ed “Emilian Raw Mania” è qui per dimostrarcelo.