Dopo vent’anni di inattività tornano i danesi Powerplay. Non vi stupisca, pur se siete appassionati del lato più melodico e romantico del rock, se non li avete mai sentiti nominare: fondati nel 1987, non sono purtroppo riusciti a pubblicare l’album d’esordio, interrompendo l’attività nel 1992: “All Those Years” è, quindi, il debutto su disco, pur con la line-up delle origini.
Parte “City Of Love” ed è subito magia: l’opener (che è anche stata scelta come singolo di lancio dell’album), come la successiva “Powerplay”, sono esempi sopraffini di WestCoast, che farebbero la loro figura anche nel repertorio dei numi tutelari del genere. Quest’ultima, in particolare, impreziosita dalle tastiere di Peter Gjedde ed interpretata con classe dal cantante Erik Thomsen, non ha davvero nulla da invidiare agli “originali” americani, ed il fatto che sia stata intitolata come la band è di per sé significativo tanto quanto l’irresistibile assolo del chitarrista Kurt Lundgaard. Qualche sbavatura in fase di produzione è la causa di un suono non sempre cristallino, ma la delicatezza di pezzi come “Going Home” o l’agilità di “Cry Freedom” hanno comunque modo di emergere e colpire. Più in generale, l’album scorre piacevole e con grazia, spesso lontano dai territori del rock ma con una qualità di fondo davvero notevole, che non mancherà di emozionare chi si aggira nelle lande dell’AOR di classe. Il discorso vale per lo squisito pop di “So What” e per la cascata di tastiere nella magnetica “Climb A Mountain”, altri due tasselli da evidenziare in una scaletta con pochi cedimenti. Non è mai troppo tardi.
Voto recensore 7,5 |
Etichetta: AOR Heaven / Frontiers Anno: 2015 Tracklist: 01. City Of Love Sito Web: https://www.facebook.com/thepowerplaydenmark |