Lionville – Recensione: A World Of Fools

Non poteva esserci inizio anno migliore per gli amanti di AOR, melodic rock, WestCoast: dopo le bombe sganciate da Pride Of Lions e Unruly Child, ecco arrivare pure la zampata tricolore. Terzo album e terzo centro per i Lionville, creatura di Stefano Lionetti che si può ormai considerare a pieno titolo fra le realtà di maggior qualità del panorama internazionale. Laddove il secondo album colpiva per immediatezza, “A World Of Fools” conquista per maturità – non è un caso, essendo trascorsi cinque anni – e per una raffinatezza che consentiranno sicuramente una notevole longevità all’album. Ma ciò non significa rinunciare a quell’approccio diretto che è tipico della proposta dei Lionville e che viene confermato anche su questo lavoro, dove rispetto al capitolo precedente risulta maggiormente presente l’elemento WestCoast, assieme a punti di riferimento come Toto, Chicago e Richard Marx su tutti. La scelta di titolo e copertina potrebbero far pensare ad un cambio di direzione drastico, ma la proposta musicale è assolutamente coerente con quanto proposto fin qui e non mancherà di saziare gli appassionati del genere.

Tra gli episodi migliori ci sono sicuramente la diretta “Show Me The Love”, con un chorus stellare e semplicemente irresistibile e due ottimi assoli di chitarra e tastiere. Su atmosfere più malinconiche la dinamica “Bring Me Back Our Love” e la ballad “Heaven Is Right Here”, graziata dalla sempre emozionante voce di Lars Säfsund, agile pure nella più leggera e diretta “Paradise”. L’andamento ipnotico della squisita “One More Night” è forse l’esempio migliore della capacità di mescolare pop e rock dei Lionville, che lo fanno con la delicatezza e le capacità proprie dei grandi del genere. “Our Good Goddbye”, in cui canta lo stesso Lionetti, più di altre manifesta l’amore per i Toto, che si traduce in un uso suggestivo ed avvolgente di cori e armonie vocali, punteggiate di interventi delle percussioni di Herman Furin, uno dei pochi ma significativi ospiti di un album – l’altro, fondamentale con il calore della sua chitarra acustica, è il grande Bruce Gaitsch – che segna un nuovo corso per i Lionville: oltre al cambio di etichetta, la scelta di provare a puntare di più sulla dimensione di una vera e propria band, composta oltre al mastermind Stefano Lionetti e al fondamentale Lars Säfsund da Michele Cusato (chitarra), Giulio Dagnino (basso) e Martino Malacrida (batteria).

Una formazione ancora più solida, amalgamata e raffinata e con questa la speranza da parte nostra di vederla dal vivo anche dopo l’attesissima performance al prossimo Frontiers Rock Festival e di non dover aspettare troppo per un altro grande album.

Voto recensore
8,5
Etichetta: Frontiers Records

Anno: 2017

Tracklist: 01. I Will Wait 02. Show Me the Love 03. Bring Me Back Our Love 04. Heaven Is Right Here 05. A World of Fools 06. One More Night 07. All I Want 08. Living on the Edge 09. Our Good Goodbye 10. Paradise 11. Image of Your Soul
Sito Web: http://www.lionville.it/

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