Concerto Moon – Recensione: Rain Forest

Il neoclassico è il vostro pane, e non potete proprio fare a meno di tutto quello che esce in questo campo? Bene: ecco a voi i Concerto Moon, la versione giapponese degli Alcatrazz dell’era Malmsteen! In effetti non riesco a trovare definizione migliore per descrivere questo quintetto orientale, cresciuto facendo chiaramente indigestione di Rainbow, Purple, Yngwie e, in parte (ma questa influenza non è così marcata come le note della LMP ci vorrebbero far credere), anche di Royal Hunt. Il mio riferimento agli Alcatrazz, piuttosto che ai Rising Force, è dato dallo stile vocale del cantante Tako Ozaki, decisamente simile a quello del grande Graham Bonnet: lo dimostra l’opener ‘Time To Die’, che sembra nata per ricreare – riuscendoci solo in parte – le atmosfere del grande ‘No Parole From Rock’n’Roll’. Purtroppo lo stesso Ozaki è uno dei grossi problemi della band: questo sia per una pronuncia dell’inglese – quando la lingua non è direttamente il jappo – parecchio discutibile (al confronto certi screamer crucchi sembrano uscire da Oxford), sia soprattutto perché resta ben lontano dal raggiungere i livelli del suo punto di riferimento. Molto più godibile la prova del chitarrista Nosifumi Shima, che alterna passaggi più vicini allo stile del maestro Ritchie (giuro che c’è almeno un passaggio in cui sembra proprio di sentire lui!) ad altri che invece arrivano a noi attraverso il filtro dell’allievo Yngwie, ma comunque senza scadere mai in sequenze esibizionistiche o fini a se stesse. Naturalmente "originalità zero", nella tecnica come nel songwriting, ma bisogna dire che alcune canzoni sono proprio buone, vedi la seconda traccia ‘Lonely Last Journey’ (sempre in puro Alcatrazz-style), lo strumentale ‘Rain Forest’ (una possibile out-take di ‘Rising Force’) o l’ottima ‘Unstill Night’, che inizia con un riff che sembra uscire da ‘Down To Earth’ dei Rainbow, passa attraverso una fase centrale nuovamente Malmsteeniana, per poi concludersi con dei passaggi di Hammond di puro stampo Purpleiano. ‘Rain Forest’: un discreto album che piacerà ai fan sfegatati del genere, gli altri passino la mano!

Voto recensore
6
Etichetta: LMP/Self

Anno: 2000

Tracklist: Tracklist: Prologue / Time To Die / Lonely Last Journey / Fight To The Death / Half Way To The Sun / Rain Forest / Unstill Night / Live On The Memory / Victim Of Desire / Picture Of An Old Man / Break It Down / Time To Die (extended version) / King Of The Judas / Waltz For Masquerade

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