Porn – Recensione: No Monsters In God’s Eyes-Act III

No Monsters In God’s Eyes-Act III” è il nuovo album in studio della formazione francese dei Porn ed è il terzo atto di una trilogia. Il primo atto, “The Ogre Inside-Act I”, è basato sul personaggio di Mr Strangler e riguarda la lotta interiore della razza umana, i desideri oscuri e l’oppressione della propria volontà e di come bisognerebbe far uscire l’ogre, il lato mostruoso che fa parte di noi e abbracciare il vero io, dando così vita allo stesso Mr Strangler.

Il secondo atto, invece, narra degli omicidi e massacri compiuti da questo losco figuro, che vuole invitare l’ascoltatore ad unirsi a lui nei suoi più oscuri desideri e rafforzare i ranghi del suo club della morte. Con il terzo atto si arriva alla fine della trilogia, con il signor Strangler che deve pagare per i suoi crimini con la propria vita, e in queste tracce viene rappresentato il suo dialogo con la morte e il suo continuo affermare che anche i mostri peggiori sono figli di Dio e allo stesso tempo non ci sono mostri ai suoi occhi.

Musicalmente parlando, ci troviamo al cospetto di un mix di industrial rock contaminato da sonorità gothic decadenti, che riescono a dare enfasi al concept dell’album valorizzandone ogni sfumatura, sia in composizioni più cupe come l’iniziale “Dead In Every Eyes” e “Low Winter Hope-Part 1”, che in quelle dall’appeal più ruffiano, come “High Summer Sun-Part 1” e “Sky Outside”, sostenute da vincenti e ricercati arrangiamenti elettronici. Di spessore anche l’incalzante “A Lovely Day”, la sofferta ballata “In An Endless Dream” e “Low Winter Hope-Part 2”, caratterizzata da un emozionante crescendo sonoro che sfocia in un azzeccato e ficcante ritornello. Si continua su questa alternanza stilistica anche in “High Summer Sun-Part 2” e “Among Dark Red Roses”, dove si trova il giusto equilibrio tra potenza e melodia, a cui segue la suadente “Some Happy Moments”.

Non mancano momenti electro-danzerecci, con la sinuosa “God’s Creatures”, che condiscono un lavoro dai toni sia cupi che conturbanti, che si congeda con l’epitaffio del villain della trilogia in “Mr Strangler’s Last Words”. La band definisce la sua proposta come “Murder Rock”, sicuramente una descrizione insolita, ma efficace per descrivere le sonorità che danno vita a questo concept, un album, questo, che ha visto il leggendario Tom Baker (NIN, Marilyn Manson, Ministry) in veste di produttore e che ha lasciato il suo inconfondibile marchio in queste tredici composizioni. I Porn, sia chiaro, non inventano nulla di nuovo, ma i loro pezzi hanno la capacità di catturare l’attenzione e per un album della durata di quasi un’ora non è affatto scontato.

Etichetta: Les Disques Subicon

Anno: 2020

Tracklist: 20. Dead In Every Eyes 21. High Summer Sun-Part 1 22. A Lovely Day 23. Low Winter Hope-Part 1 24. In An Endless Dream 25. Low Winter Hope-Part 2 26. Sky Outside 27. High Summer Sun-Part 2 28. Some Happy Moments 29. God’s Creatures 30. Low Winter Hope-Part 3 31. Among Dark Red Roses 32. Mr Strangler’s Last Words
Sito Web: https://www.facebook.com/PORNtheband/

eva.cociani

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Amo la musica a 360 gradi, non mi piace avere etichette addosso, le trovo limitanti e antiquate, prediligo lo street, il glam e anche il goth, ma non disdegno nulla basta che provochi emozioni. Ossessionata dalle serie tv, dalla fotografia, dai viaggi e dai live show mi identifico con il motto: “Live the life to the fullest”.

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