Nelle ultime settimane in molti hanno accostato le ultiume uscite discografiche di Metallica e Overkill, vista la quasi coincidenza delle date di uscita. Le opinioni personali sono sacrosante, ma le famigerate “bolle social” hanno ritenuto spesso il lavoro degli Overkill migliore di quello dei Metallica, perlomeno più autentico rispetto alla produzione discografica della band. La curiosità, quindi, per il loro ritorno in Italia a pochi giorni di distanza dall’uscita di “Scorched” era molta. Sul palco del Campus di Parma la band ha dato ancora una volta dimostrazione delle ottime condizioni di salute e di come i brani nuovi siano allo stesso livello di quelli storici e reggano bene il confronto. Un pubblico che spazia dai novellini assatanati in prima fila ai thrasher della prima ora ha affollato il locale e tributato loro la giusta accoglienza, e pazienza se un grosso incidente blocca l’autostrada al ritorno e obbliga molti dei presenti a compiere escursioni complicate in mezzo alle campagne: ne è valsa la pena.
In apertura si succedono i croati Keops, gli Heathen, che tornano in Italia meno di un anno dopo la loro esibizione al Luppolo In Rock, e gli Exhorder, che hanno alla chitarra il musicista e produttore Waldemar Sorychta; quest’ultimo si è appena rotto una gamba e quindi suona spesso seduto, ma poco importa.
KEOPS
HEATHEN
EXHORDER