Northlane: “Render” – Intervista a Marcus Bridge

I Northlane hanno conquistato un posto di rispetto in mezzo alla nuova generazione melodic metalcore e l’uscita a sorpresa del loro ultimo “Mesmernon ha fatto che consolidare la loro posizione, sotto l’insegna della qualità e della creatività: occasione ghiottissima per intervistare il cantante Marcus Bridge e parlare della loro ultima fatica fra emozioni, hardcore, post-hardcore e Bruno Mars!

Ciao Marcus e benvenuto a Metallus.it! Come va?

Ciao! Tutto bene! Sono Marcus e canto in una band che si chiama Northlane, questo per chi non mi conosce. Abbiamo pubblicato il nostro quarto album, “Mesmer”.

Partiamo da qui, dal vostro nuovo ottimo CD: ce lo puoi presentare?

E’ stato pubblicato di recente, facendo una sorpresa ai nostri fan: lo abbiamo registrato l’anno scorso con David Bendeth al Barber Shop Studio, in New Jersey.

Perchè pubblicarlo così all’improvviso, senza preavviso?

Guarda, oggi come oggi molto spesso vedi i fan pagare pre-ordinando il CD mesi prima di ascoltarlo, noi invece non volevamo fare aspettare tutti. Abbiamo lanciato degli indizi che ne facevano presupporre l’uscita ma volevamo fosse una sorpresa. In fin dei conti i Northlane non hanno mai pubblicato musica nella maniera canonica e “Mesmer” non ha fatto eccezione: ti dirò che è stata una faticaccia cercare di mantenere il segreto…

Penso che il nuovo lavoro mostri un approccio ancora più personale al genere suonato da voi: come avete raggiunto questo punto durante il processo che comprende composizione, registrazione e produzione?

Per canzoni come “Fade” e “Heartmachine” è stato molto difficile creare i testi: durante la permanenza in studio io e David Bendeth ci siamo seduti e abbiamo parlato dell’ispirazione dietro queste due canzoni. E’ difficile guardare indietro a quei momenti difficili e far riaffiorare ricordi ma ti aiuta anche ad arrivare al centro di ciò che è la canzone e anche a progredire.

“Citizen” è il primo singolo, che instrada subito nel mood del CD. Puoi dirci qualcosa di questa canzone e perchè è stata messa all’inizio, oltretutto come primo singolo?

“Citizen” parla dello stato del mondo in relazione alla privacy, a chi cerca di invaderla e a proteggerla. Quando salta fuori la corruzione derivante da alti poteri, questi sono gli unici che sono puniti ma allo stesso tempo viene scoperchiato questo vaso, rendendolo tangibile a tutti, ed aiuta ad educare la gente a proteggersi meglio.

In “Intuition” c’è un’influenza djent ben bilanciata coi vostri elementi tipici: quali sono state le vostre ispirazioni principali per la composizione di questa canzone e per quella di tutto il CD?

Penso che questo sia il passo naturale che dovevamo fare dopo “Node” (CD precedente della band): diciamo che questa volta eravamo molto più concentrati e consapevoli per il suono che volevamo. Per quanto riguarda la canzone in esame penso non ci siano stati particolari influenze esterne ma vorrei sottolineare che ha un messaggio comune a tutta la musica dei Northlane, un messaggio che sprona a voler far cercare il vero significato della vita senza esitare quando il mondo intero ti dice cosa dovresti fare.

“Zero-One” è una delle canzoni migliori, a mio parere: come è nata e come componete di solito?

Guarda, questa è una cosa divertente: “Zero-One” è nata in maniera molto rapida da idee che ogni membro del gruppo aveva raccontato agli altri della band e successivamente è stato tutto smussato per rendere organico il brano. Quando siamo andati in studio non eravamo sicuri del risultato finale ma, una volta registrata è diventata anche una delle nostre tracce preferite di “Mesmer”!

“Render” è più nervosa è dà un piglio diverso al CD: ti trovi più a tuo agio con questo stile oppure quando tutto è sul versante più melodico?

Sinceramente mi piacciono entrambi gli stili allo stesso modo: “Render” e “Heartmachine” sono due delle mie canzoni preferite di “Mesmer” e sono situate agli opposti, musicalmente parlando. Mi piacciono le ritmiche aggressive dello stile più pesante ma quando ti approcci a qualcosa di più melodico, esso può essere usato per accentuare la dinamica e l’emozionalità. Penso che le la maggior parte delle canzoni di “Mesmer” siano un mix di questi due stili.

Cosa stai ascoltando ultimamente?

“Mothership” dei Dance Gavin Dance (gruppo post-hardcore) e Bruno Mars!

OK! Grazie mille della chiacchierata, Marcus!

Grazie a voi e ci vediamo presto dal vivo!

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