Il nuovo disco dei Municipal Waste è come fare surf -letteralmente – sulla testa del pubblico durante un loro concerto. Birra in mano ed occhiali da sole a coprire le occhiaie, ovviamente. Una scheggia non impazzita di vitalità, una frustata di divertimento oltre ogni confine di genere. Hardcore, thrash metal, punk, tanta “Anthrax-attitude” e canzoni di spessore. Tirate, acide e a tratti isteriche. Questa la definizione migliore delle 14 canzoni contenute nel nuovo e scintillante “Slime And Punishment”.
C’è da divertirsi sentendo le note del neo-quintetto, perché in questo pugno di canzoni traspare una voglia di divertirsi che va oltre ogni aspettativa e che conquista senza dover per forza pensare troppo. Semplicità sì, velocità pura, ma mai banalità. Perché le canzoni sono tutte costruite con precisione certosina da una band ormai certezza.
Si parte subito alla grande con “Breathe Grease”, piede sull’acceleratore e grande break centrale che spezza la tensione e fa respirare canzone ed ascoltatore. Deliziosa, letteralmente, “Shrednecks” che viene raddoppiata dalla cadenzata (per i canoni Municipal Waste, ovviamente) “Poison The Preachers”.
Molto molto bella la title track, con il coro a mettere il punto esclamativo ad una serie di riff ben costruiti attorno la voce folle di Tony Foresta. Dal piglio “slayerano” “Amateur Sketch”, con Ryan Waste e Nick “Nikropolis” Poulos a scambiarsi riff uno dietro l’altro. Davvero convincente. Top del disco “Low Tolerance”, dove tutto il know-how degli americani viene frullato e condensato i 2 minuti e 22 secondi. Aggressività, melodia, chitarre ruggenti ed una sezione ritmica a picchiare come non mai. Una bignami del perfetto musicista che tutti vorrebbero possedere.
Ci hanno fatto aspettare 5 anni, mese più mese meno, ma alla fine ne è valsa la pena. Ben fatto ragazzi. “Slime And Punishment” pur non inventando niente riesce a convincere, divertire e coinvolgere. Merce rara.