Recensione: Wisdom – Vibration – Repent (EP)

Freschi di contratto con la storica Peaceville Records, i Mortuary Drape rompono un silenzio discografico durato otto anni (se si escludono compilation, video e apparizioni assortite). Le leggende dell’undergorund nostrano, con il loro nuovo EP, ci ripropongono con maestria il loro caratteristico black metal occulto intriso di doom, ma non senza qualche interessante variazione sul tema. Per questo il presente mini “Wisdom – Vibration – Repent” è un’uscita da tenere assolutamente d’occhio.

Il tetro arpeggio iniziale di “In A Candle Flame” fa subito calare la giusta atmosfera, evolvendosi in un pezzo che si muove su ritmiche marziali e solenni. La successiva “All In One Night” parte sempre maestosa, per poi aumentare in ritmo e in aggressività.

Nightmare Be Thy Name” è un sacrosanto tributo ai padrini Mercyful Fate, interpretato in maniera personale e con un gusto quasi sludge. “Circle Zero” è a tratti massiccia e soffocante, a tratti fulminea nelle sue accelerazioni, mentre la conclusiva “Where Everything Falls”, inquietante e malvagia, è ancora una volta giocata sull’equilibrio tra velocità e tempi più contenuti.

Wisdom – Vibration – Repent” costituisce un lavoro rispettoso della tradizione della band, ma allo tesso tempo originale e vario. Un ottimo biglietto da visita, nell’attesa che i Mortuary Drape tornino a stupirci anche con dischi sulla lunga distanza.

Matteo Roversi

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Nerd e metallaro, mi piace la buona musica a 360 gradi e sono un giramondo per concerti (ma non solo per questi). Oltre al metal, le mie passioni sono il cinema e la letteratura fantasy e horror, i fumetti e i giochi di ruolo. Lavorerei anche nel marketing… ma questa è un’altra storia!

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