Moonlight Haze – Recensione: Animus

Il 18 Marzo 2022 i “Moonlight Haze” pubblicheranno sotto etichetta discografica Scarlet Records  “Animus” , terzo album in studio dopo “De Rerum Natura”, uscito nel 2019 e “Lunaris” pubblicato nel 2020. La band, formatasi nel 2018 e fondata da Chiara Tricarico (voce) e Giulio Capone (batteria e tastiere), vede nella sua formazione completa il bassista Alessandro Jacobi e chitarristi Marco Falanga e Alberto Melinato. L’album si apre con “The Nothing”, un primo brano decisamente di forte impatto caratterizzato in prima battuta da cori imponenti e quasi operistici che creano inevitabilmente un contrasto interessante con la bellissima voce melodiosa e cristallina di Chiara. Questo primo brano è un’eccellente presentazione di ciò che andremo a sentire successivamente, ovvero un album energico, dinamico e allo stesso tempo molto introspettivo come si evince dai contenuti di ogni singolo testo. “It’s Insane” inizia in modo divertente e sognante con la voce di Chiara che intona la melodia di una canzoncina, per poi acquistare groove e velocità con l’arrivo della sezione ritmica, dinamica e incalzante. È sicuramente uno dei pezzi più orecchiabili dell’album, un brano che rimane in testa e dove è impossibile non tenere il tempo mentre lo si ascolta.

“No remorse, let it go, Because life is too short” recita il testo, un inno alla vita e un incoraggiamento a godersi gli attimi al meglio, senza rimorsi e senza rimpianti. “Kintsugi” è sicuramente uno dei brani più complessi e frammentati dell’album, ricco di variazioni dinamiche davvero riuscite. La voce di Chiara si cimenta in vocalizzi angelici inaspettati che mostrano all’ascoltatore un’estensione vocale e un controllo notevoli. Con questo brano il nostro sguardo và alle sonorità orientali giapponesi e alla pratica giapponese che consiste nel riparare oggetti rotti con l’oro, per evidenziarne le imperfezioni e renderle un punto di forza anziché una debolezza, una pratica che prende appunto il nome di “Kintsugi”. “Animus” è la title track e mi ha colpita davvero molto per il suo testo che è un continuo richiamo all’imparare dai propri errori andando avanti verso i propri obbiettivi con determinazione e perseveranza. Nel video di questo brano il protagonista è il campione di parkour  Nicolas Visentin  che durante il suo percorso cade, si rialza e continua a correre verso il traguardo. Un parallelismo davvero interessante quello che è stato fatto fra le parole del testo e uno sport così particolare.

Passando per l’amabile e melodica “The Thief And The Moon”, arriviamo all’introduzione orientaleggiante di “Midnight Haze“, un brano complesso e dalle sfumature sonore esotiche dove non mancano cori studiati meticolosamente che riempiono l’atmosfera avvolgendo la limpida voce principale. L’esplosiva e sinfonica “Tonight”  è sostenuta da una batteria inarrestabile e da chitarre belle pesanti e distorte, il tutto bilanciato dalla linea melodica della voce che rimane sempre orecchiabile e catchy. Ci pensano le tastiere e i cori a donare epicità a questo pezzo, dove,tra l’altro, la linea di basso distorta e ruvida spicca. In  “Never Say Never” le tasiere, il basso, la  batteria e le chitarre corrono di paripasso, creando uno strumentale indubbiamente dinamico e ricco, mentre In” We’ll Be Free” troviamo un brano symphonic metal che vuole diffondere un messaggio di speranza e di libertà, seguito da “A Ritual Of Fire” che corre all’impazzata verso un’impostazione veloce power metal che non concede ai musicisti un attimo di respiro. La ritmica è martellante e inarrestabile, seguita dalla voce potente di Chiara. “Horror & Thunder” è il brano che chiude l’album, dove possiamo ascoltare anche una voce maschile, ovvero quella di Alessandro Jacobi. Inoltre, la presenza imponente del basso viene posta in evidenza non solo nella prima strofa, ma anche all’interno di un assolo. L’esperimento di questo intreccio di voci molto diverse fra loro è decisamente riuscito e le frequenze basse che “si fanno sentire” donano quel pizzico in più di oscurità che contribuisce a rendere l’atmosfera di questo pezzo buia e tempestosa, come suggerito appunto dal titolo.”Animus” è un album ricco di sfumature provenienti dal mondo del power, dell’epic e del symphonic metal. Un lavoro imponente e ben strutturato, che presenta allo stesso tempo linee melodiche orecchiabili e godibili, oltre che testi  indubbiamente introspettivi  e che affrontano tematiche interessanti.

Etichetta: Scarlet Records

Anno: 2022

Tracklist: 1. The Nothing 2. It's Insane 3. Kintsugi 4. Animus 5. The Thief And The Moon 6. Midnight Haze 7. Tonight 8. Never say never 9. We'll Be Free 10. A Ritual Of Fire 11. Horror & Thunder
Sito Web: www.moonlighthaze.com

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