Talvolta viene difficile riassumere a parole un’esperienza positiva.
Il primo giorno del Metalitalia.com Festival, tuttavia, si riesce a sintetizzare addirittura in una parola soltanto: Thrash.
Non a caso, l’organizzazione ha provveduto a fornire al suo affezionato pubblico un bill senza mezze misure: non c’è stato spazio per altri generi e deviazioni musicali. Quello che è echeggiato, a tutto volume, all’interno delle mura del Live Club Music di Trezzo sull’Adda, è stato solo e unicamente del sano e potente thrash metal, senza fronzoli.
Spendiamo due parole sulla manifestazione: confesso (mea culpa) che questa si è trattata della mia prima esperienza in questo festival e non si può far meno di notare quanto la comunità metal sia viva ancora oggi. Forse si aggrappa troppo ai nomi del passato, ma indiscutibilmente questo genere riesce ancora a far incontrare e gioire le persone della musica pesante, tutti insieme: basti pensare che ho conosciuto alcuni che, per assistere a questa giornata, sono venuti dalla Polonia e addirittura dal Canada!
Al Metalitalia.com Festival si sono potuti pure incontrare le band per una sessione di autografi e foto, tra le altre cose. Inoltre erano tanti gli stand, dislocati nel perimetro del locale e al suo interno, dove si potevano acquistare cd, vinili e t-shirt.
Tanti i ricordi e le storie scambiate da un fan all’altro (in particolare in memoria di Lemmy, pace all’anima sua). Si sono cantate canzoni sull’alcool inneggiando alla Space Beer dei Tankard e ovviamente bevuta una birra (anzi, di più) tutti insieme: insomma, la giornata è stata un tripudio di cameratismo.
NATIONAL SUICIDE
Veniamo ai protagonisti del palinsesto. L’affluenza è stata massiccia sin dall’inizio, nonostante i live siano cominciati alle 14.00, tanto che pure gli stessi National Suicide, prima band del lotto, ha espresso esplicitamente il proprio stupore, per la presenza e la carica già dimostrata a quell’ora.
National Suicide Setlist
1 – I Refuse to Cry
2 – Massacre Elite
3 – Old, White an’ Italian
4 – Nobody’s Coming
5 – Sucks ’n’ Artillery
6 – No Shot No Dead
HYADES
Con loro si è partiti subito in quarta, con il loro thrash che strizza l’occhio agli Overkill (soprattutto nel cantato) e si prosegue con gli Hyades, altra band underground italiana che però ha potuto vantare di un frontman dalla presenza scenica non indifferente, che ha smosso ancora di più il pubblico, specialmente invitandolo a scatenarsi durante la loro canzone “Megamosh”.
Da qui, si è proseguito con nomi più istituzionali e affermati della scena italiana.
Hyades Setlist
1 – Buried in Blood
2 – Hyades
3 – Ignorance is No Excuse
4 – Megamosh
5 – The Apostles of War
6 – Pharmageddon
7 – Smart Bombs, Dumb War
8 – Alive but Dead
9 – Fight For Your Right
IN.SI.DIA
Si sono esibiti gli IN.SI.DIA che avevo lasciato ad Ambria, dove avevano aperto per i Rage (il live report), che hanno proposto anche questa volta una scaletta con le canzoni dei loro album storici e il più recente “Denso Inganno”, ma suonando anche l’inedito “Dentro il Cerchio”, che verrà incluso nella loro prossima uscita discografica, “Di Luce e d’Aria”, che verrà pubblicata il 30 settembre.
IN.SI.DIA. Setlist
1 – Nulla Cambia
2 – Parla Parla
3 – Grido
4 – Sulla Mia Strada
5 – Warpath
6 – Terzo Millennio
7 – Dentro al Cerchio
8 – Il Mondo Possibile
9 – Mai Perdere il Controllo
10 – Tutti Pazzi
EXTREMA
Seguono gli Extrema, con un’esibizione composta dai grandi successi che li hanno consacrati nella scena italiana, ma anche da brani tratti del loro ultimo disco, “Headbanging Forever”. Il cantante lo considera ancora nuovo, poiché uscito nel 2019 e la pandemia ha fermato il tempo per i musicisti, che però si sono rifatti in questa giornata, potendo finalmente promuovere a dovere anche il suddetto album.
Extrema Setlist
1 – On Your Feet On Your Knees
2 – The Positive Pressure of Injustice
3 – Fear
4 – New Confusion
5 – Grey
6 – Tell Me
7 – Money Talks
8 – Like Brothers
9 – To Hell
10 – This Toy
11 – For The Loved and The Lost
12 – Between The Lines
13 – Headbanging Forever
ONSLAUGHT
A questo punto le band italiane si prendono una piccola pausa per far salire sul palco gli Onslaught, che si sono rivelati infernali: potenti e veloci, non potevano non esibirsi con i pezzi del loro capolavoro “The Force”.
Ma anche loro negli ultimi anni non sono stati con le mani in mano e hanno sfornato l’album “Generation Antichrist”, che hanno potuto presentare al pubblico italiano. Ovviamente la scaletta è stata condita anche da pezzi provenienti dalle loro altre uscite come “Power of Hell”, “Killing Peace” e “Sound of Violence”.
Onslaught Setlist
1 – Intro + Let There Be Death
2 – The Sound of Violence
3 – Strike Fast Strike Hard
4 – Destroyer of Worlds
5 – A Perfect Day to Die
6 – Metal Forces
7 – Fight With The Beast
8 – Onslaught (Power From Hell)
9 – Thermonuclear Devastation
BULLDOZER
Molta gente è venuta per sentire loro: i Bulldozer.
Quest’anno la band festeggia 40 anni di carriera e prima di intraprendere un tour in America, ha deciso di scaldare i motori proponendo una scaletta speciale al festival con le canzoni provenienti da “The Day of Wrath” e “The Final Separation”. La loro esibizione termina fra il plauso generale del pubblico, poichè, dopo “Whisky Time”, hanno fatto seguire degnamente una cover di “Iron Fist” dei Motörhead, ovviamente intonata da tutti i presenti.
Bulldozer Setlist
1 – Cut Throat
2 – Insurrection of the Living Damned
3 – The Great Deceiver
4 – Welcome Death
5 – The Final Separation
6 – Ride Hard Die Fast
7 – The Cave
8 – Never Relax
9 – Don’t Trust
10 – Whiskey Time
11 – Iron Fist (Motörhead’s Cover)
CORONER
Ultima parentesi prima degli headliner sono i Coroner che, a differenza delle band precedenti, rimangono ancorati al loro passati poichè, discograficamente parlando, sono fermi dal 1993.
I pezzi nel loro repertori non mancano, e hanno facilmente riempito la loro ora e mezza di tempo a disposizione, suonando pezzi estrapolati da tutti e cinque i loro lavori.
Coroner Setlist
1 – Intro + Golden Cashmere Sleeper 1
2 – Internal Conflicts
3 – Serpent Moves
4 – Divine Step
5 – Son of Lilith
6 – D.O.A.
7 – Semtex Revolution
8 – Tunnel of Pain
9 – Status: Still Thinking
10 – Drum Solo
11 – Metamorphosis
12 – Masked Jackal
13 – Grin (Nails Hurt)
14 – Reborn Through Hate
15 – Die By My Hand
SODOM
Siamo arrivati alla portata finale.
Dopo che quest’anno, nella nostra penisola, sono venuti a trovarci i Tankard (il live report), i Kreator (il live report) e i Destruction (il live report), gli unici facenti parte del Big 4 teutonico che mancavano all’appello erano solo loro, i protagonisti della serata: i Sodom.
Quello che dovevano festeggiare era un anniversario importante: ben 40 anni di carriera, esplicitamente dichiarati anche dalla presenza dell’ultimo singolo “1982”, presente nella scaletta.
La band si trova in uno stato di grazia e la lunga scaletta e l’ottima performance non hanno potuto far altro che confermare il loro stato di salute. Gli stessi membri della band, in uno dei pochi stacchi fra una canzone e l’altra, hanno fatto notare notare quanto sia ancora formidabile il loro cantante/bassista Tom Angelripper, sia vocalmente che fisicamente (in quel momento si era tolto la maglietta).
Come i Bulldozer, anche loro hanno suonato una cover (“Surfin’ Bird“), ma le restanti canzoni sono state tutte le loro composizioni originali. Come se fossero un museo convertito in un’esibizione live, i Sodom hanno permesso di far “viaggiare” i fan attraverso canzoni prese da quasi tutti i loro 16 album in studio, dando più spazio a quelli più amati: “Agent Orange” e “Persecution Mania”.
Suonata anche l’ultima nota della conclusiva “Bombenhagel”, è giunto il momento di salutare i thrasher tedeschi, ma sappiamo tutti che ci sarà ancora occasione di rivederli in azione: con l’imminente uscita della compilation “40 Years at War – The Greatest Hell of Sodom”, i festeggiamenti del loro anniversario proseguiranno ancora per un po’ ed è garantito che ci faranno visita di nuovo!
Sodom Setlist
1 – Sodom & Gomorrah
2 – Sodomized
3 – Agent Orange
4 – Equinox
5 – Tired And Red
6 – Conflagration
7 – Christ Passion
8 – Better Off Dead
9 – Sodomy and Lust
10 – Outbreak of Evil
11 – Surfin’ Bird
12 – Glock ’n’ Roll
13 – The Saw is the Law
14 – 1982
15 – Caligula
16 – Nuclear Winter
17 – Blasphemer
18 – Remember the Fallen
19 – Ausgebombt
20 – Bombenhagel
