Come ogni supergruppo che si rispetti gli A Perfect Circle erano già stranoti prima di aver pubblicato anche una sola canzone, complice la diffusione planetaria di Napster e il discreto ma penetrante battage pubblicitario messo in atto al servizio del gruppo. Se tutto ciò non bastasse, la sola presenza di Maynard James Keenan garantirebbe comunque l’interesse al progetto da parte delle decine di centinaia di migliaia di persone che hanno nella propria discografia almeno un album dei Tool, un gruppo che viaggia stabilmente fra il culto (in Europa) e il mainstream più “evoluto” (negli USA). E ancora non si è parlato di musica, pensate. Risulta in effetti compito difficile descrivere ‘Mer De Noms‘, a causa della molteplicità degli spunti in esso presenti e della tentazione al confronto continuo con i Tool, la cui anima musicale è certamente presente. La via più fruttuosa da percorrere è allora quella di lasciarsi andare all’ascolto e alle sensazioni che induce, ed è allora che si rileva un mood generalmente meno scuro di quello dei Tool, con aperture melodiche dai colori dell’ambra. Tutto gira intorno a Keenan, generatore di chissà quale forza centripeta che attira a sé ogni suono, ogni vibrazione: a tratti sembra davvero di ascoltare un disco esclusivamente vocale tanta è la forza con cui si esprime, facendo quasi scomparire tutto il resto. Le storie raccontate sono meno morbose di quelle che è dato di ascoltare in ‘Ænima‘, anche se affiorano le classiche posizioni anti-religiose di Keenan (‘Judith‘). La gamma espressiva è molto ampia, e due pezzi come ‘Orestes‘ e ‘Thinking Of You‘ danno un senso nuovo alla parola “crossover”. La prima ha un inizio pacifico e sognante che sfocia in un senso di elevazione, ci si sente trascinare verso l’alto (ed è un piacere arrendersi), mentre la seconda esordisce con un electro-funk che risuona di Primus per poi appoggiarsi su un tappeto ritmico vicino al drum’n’bass, senza perdere un grammo di pathos. Un cerchio perfetto.
un album suggestivo e magnetico… la tensione non è altissima in tutte le tracce ma rimane un ottimo lavoro da parte del gruppo parallelo di keenan… voto: 8